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‘JobFair’, a Pisa la fiera delle scuole di eccellenza italiane

Oggi e domani incontri tra studenti e aziende

PISA – Una due giorni dedicata ai talenti e al lavoro. Due giornate dedicate al job meeting durante le quali gli studenti hanno la possibilità di incontrare i rappresentanti di alcune delle più significative realtà aziendali e imprenditoriali del panorama italiano e internazionale. È la sintesi di ‘JobFair’, evento inaugurato oggi a Pisa negli spazi della Scuola Normale e della Scuola Sant’Anna di Pisa.

Oltre alle due scuole superiori pisane sono state coinvolte anche le altre quattro scuole universitarie superiori italiane: Gran Sasso Science Institute di L’Aquila; Scuola IMT Alti Studi di Lucca; Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, Scuola IUSS di Pavia. 51 sono invece le aziende rappresentative dei principali settori professionali e 80 i recruiter, molti dei quali ex allievi delle scuole universitarie superiori che hanno appena concluso il loro percorso di formazione. Questa mattina i lavori si sono aperti con i saluti istituzionali da parte di Francesco Benigno, delegato placement Scuola Normale Superiore, e Roberto Barontini, coordinatore progetto placement Scuola Superiore Sant’Anna.

“Le aziende che incontrano i ragazzi sono interessate a scoprire che tipo di formazione abbiamo dato noi a questi ragazzi- ha dichiarato Benigno– contemporaneamente questi studenti che sono alla ricerca del proprio futuro troveranno nel mondo delle aziende l’opportunità per dimostrare la propria bravura e il proprio talento”.

Incentivare l’incontro tra mondo accademico e mondo del lavoro è una priorità anche per Barontini che sottolinea come si voglia provare “a sollecitare i nostri allievi attraverso tutta una serie di attività atte a sviluppare queste competenze, chiamiamole soft skills, di tipo relazionale. Bisogna avere curiosità cercare di cogliere la possibilità di ascoltare presentazioni, non soltanto accademiche, ma anche aziendali. Ecco perché noi organizziamo tantissimi incontri con le aziende anche al di là del Job Fair”.

A seguire i partecipanti hanno ascoltato le testimonianze di sei ex allievi: Nicola Bassan, ex Scuola Internazionale Superiore di studi avanzati; Chiara Garofoli, Scuola Universitaria Superiore Iuss di Pavia; Francesca Giraudo, Scuola Superiore Sant’Anna; Valentina Meschini, Gran Sasso Science Institute; Margherita Radaelli, Scuola Normale Superiore e Mauro Coletto, Scuola Imt Alti studi di Lucca. Presenti anche i rettori e i delegati delle scuole di eccellenza italiane: Roberto Aloisio del Gran Sasso Science Institute; Nicola Lattanzi, Scuola Imt Alti studi di Lucca; Andrea Taramelli, Scuola Universitaria Superiore Iuss di Pavia e Andrea Mola della Scuola Internazionale Superiore di Studi avanzati. Nel pomeriggio si sono invece tenute le presentazioni aziendali. 

La giornata di domani sarà dedicata agli incontri individuali fra candidati e aziende, a cui possono partecipare allievi ed ex allievi di corsi ordinari, PhD, master, lauree magistrali congiunte, assegnisti di ricerca, collaboratori di ricerca. La ‘JobFair’ – specificano gli organizzatori – è l’unico momento di presentazione congiunta delle sei scuole universitarie superiori, accomunate dall’obiettivo di valorizzare il talento e di riconoscere il merito, per contribuire alla creazione della nuova classe dirigente italiana, attraverso percorsi di formazione avanzata basati proprio sul talento e sul merito.

EX ALLIEVA IUSS PAVIA: “A RAGAZZI DICO DI PUNTARE IN ALTO”

“Se c’è una cosa che ho imparato allo Iuss di Pavia è stato sicuramente l’apertura, l’apertura al diverso, l’aver vissuto a contatto con tanti altri studenti con una forte vocazione all’eccellenza che vengono da un background diverso dal mio e che frequentavano corsi di laurea diversi dal mio, ma con i quali ho potuto interloquire quotidianamente. Questo ha aperto la mia mente, mi ha insegnato a comunicare anche con persone che facevano percorsi diversi dal mio, che a volte parlavano linguaggi diverso dal mio. Ai ragazzi consiglierei di seguire le proprie inclinazioni, di puntare in alto e di essere ambiziosi, ma allo stesso tempo consapevoli delle proprie competenze, delle proprie capacità e di non smettere di accrescersi. Solo in questo modo potranno realizzare i loro desideri e avere un lavoro che che li soddisferà”. Lo ha dichiarato Chiara Garofoli, ex allieva Iuss di Pavia, a margine del Job Fair in corso a Pisa.

EX ALLIEVA SANT’ANNA: “QUI IMPARATO INTELLIGENZA EMOTIVA”

“Una delle cose che ho imparato al Sant’Anna è sicuramente l’intelligenza emotiva, che ti insegna a vivere e relazionarti in un contesto lavorativo, che poi è un contesto sociale così come lo è la famiglia o la società”. È il racconto di Francesca Giraudo, ex allieva della Scuola Superiore Sant’Anna, a margine del Job Fair in corso a Pisa. L’intelligenza emotiva, ha aggiunto, “permette di valorizzare le tue caratteristiche ed entrare in sintonia con gli altri, capire quando è il momento giusto di trasmettere le cose che si ritengono importanti”. Poi un consiglio ai ragazzi di Job Fair: “Bisogna seguire i propri sogni e le proprie passioni sempre all’insegna dell’eccellenza, perché la mediocrità non paga”.

EX ALLIEVA NORMALE PISA: “QUI LA MIA FAMIGLIA”

“L’università, a parte alcune facoltà, non è una scuola professionale e questo è tanto più vero per le materie umanistiche, ma è ancora più vero per i percorsi di eccellenza”. A parlare è Margherita Radaelli, ex allieva della Scuola Normale Superiore, in occasione del Job Fair 2019 in corso a Pisa. “Avete fatto una scelta all’ingresso- ha spiegato rivolgendosi ai ragazzi- e ora dovete fare una scelta all’uscita. Bisogna scegliere positivamente ciò che davvero ci piace, tutto è difficile: non ci sono percorsi più facili ma ci sono percorsi diversamente difficili e bisogna scegliere il tipo adatto a noi. La scuola Normale superiore di Pisa mi ha dato quasi tutto quello che per me nella vita conta. Certamente mi ha permesso di fare un’esperienza collegiale divertentissima, ma mi ha dato anche un inizio di professionalità, mi ha dato ovviamente una famiglia, intesa come una comunità intellettuale con dei genitori, ovvero gli autori che ho frequentato con particolare intensità negli anni della Scuola e che ancora sono i nostri punti di riferimento nel pensiero e nell’azione quotidiana, ai quali si aggiungono dei fratelli – i ‘normalisti’ di ieri e di oggi – con i quali c’è un canale di comunicazione aperto e che difficilmente potrà chiudersi. Con loro- ha concluso Radaelli- è bello confrontarsi e mettersi al servizio trasmettendo per quello che si è ricevuto e poter passare la mano”.

EX ALLIEVO IMT LUCCA: “PREPARAZIONE IBRIDA PAGA DI PIÙ”

“In tutti i colloqui di selezione si sono sempre interrogati un po’ sul mio percorso perché dal mondo dell’ingegneria gestionale passavo a quello della ricerca e poi perché da quello della ricerca tornavo al mondo dell’azienda. Forse questo è stato anche il valore aggiunto del background che ora mi porto nel mondo professionale”. È questa l’esperienza di Mauro Coletto, ex allievo dell’Imt Alti studi di Lucca, che oggi ha incontrato i giovani partecipanti del Job Fair in corso a Pisa. “Conoscenza ibrida” è quindi il concetto chiave. “Credo sia migliore di un percorso standard. Quello che posso consigliare ai ragazzi è di non avere paura, non avere timore di fare scelte alternative perché tutto può servire, anche ciò che sembrava fuori percorso”, ha concluso Coletto.

EX ALLIEVA GSSI: “CAPITE BENE COSA FARE E CON CHI”

Lavorare su un cuore dopo essersi specializzata come matematica. È l’esperienza di Valentina Meschini, ex allieva del Gran Sasso Science Institute, raccontata a margine del Job Fair 2019 in corso a Pisa. Un percorso che è la “dimostrazione lampante di come le competenze debbano essere interdisciplinari”, aggiunge la giovane, che conferma la tesi portando il suo esempio: “Noi abbiamo sviluppato un modello che prevede lo studio fluidodinamico dell’interazione del sangue e la struttura del ventricolo, e come questo influisce nelle patologie cardiache”. Da qui il consiglio ai giovani partecipanti di Job Fair: “Non pensate al nome di un’azienda o al nome di una università, ma capite bene cosa veramente vi piace fare e con chi volete farlo”.

EX ALLIEVO SISSA: “IO FORMATO PER PROBLEM SOLVING”

“Io credo che le scuole di eccellenza diano un grande valore aggiunto ai propri studenti, perché hanno al loro interno tantissime discipline che abituano a vedere i problemi da diversi punti di vista. Ti abituano a confrontarti con persone che non hanno il tuo stesso background e questo ti aiuta tantissimo nel mondo del lavoro, dove queste capacità di sintesi fra diversi punti di vista sono fondamentali”. È il racconto Nicola Bassan, ex allievo della Sissa, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, a margine del Job Fair in corso a Pisa. “Il consiglio che mi sento di dare è quello di essere curiosi, pensare sempre ai nuovi problemi”, ha concluso.

2019-10-24T09:38:33+02:00