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É il mio corpo che cambia, il seno è in trasformazione….

Chi ce l’ha grande, chi piatto, c’è la coppa che va dalla A alla D per ogni sua diversa conformazione, insomma il seno è sempre al centro di grandi attenzioni!È seduzione, sensualità, nutrimento. Difatti è una importante parte anatomica durante la gravidanza e l’allattamento ma soprattutto simbolicamente sottolinea il passaggio nel femminile di “diventare donne”. Il corpo […]

Chi ce l’ha grande, chi piatto, c’è la coppa che va dalla A alla D per ogni sua diversa conformazione, insomma il seno è sempre al centro di grandi attenzioni!
È seduzione, sensualità, nutrimento. Difatti è una importante parte anatomica durante la gravidanza e l’allattamento ma soprattutto simbolicamente sottolinea il passaggio nel femminile di “diventare donne”.

Il corpo durante la pubertà è sottoposto a cambiamenti repentini sollecitati dalla produzione di ormoni sessuali, estrogeni e progesterone. Oltre al seno, cresce la peluria sotto le ascelle e sul pube, i fianchi possono diventare più rotondi, il giro vita può assottigliarsi e soprattutto iniziano i cicli mestruali.
Tutti questi cambiamenti attesi, temuti e agognati proprio per la loro imprevedibilità possono avere anche una significativa ricaduta emotiva.

Quando i seni iniziano a svilupparsi e a crescere, contemporaneamente crescono anche l’areola e il capezzolo. Durante questo sviluppo è possibile avvertire delle sensazioni di formicolio, prurito o dolore al petto e i capezzoli possono gonfiarsi ma il tutto rientra nella normalità.
Il seno è un organo che nelle sue cellule ha molti recettori per gli estrogeni e quindi risponde alle modificazioni ormonali, in alcune donne di più, in altre di meno. Quando aumentano gli estrogeni aumenta la ritenzione di liquidi, quindi sostanzialmente si crea una situazione di ritenzione a livello del seno, che può quindi creare gonfiore associato a dolore.  Questo avviene sempre dopo l’ovulazione o durante la gravidanza. Nel dettaglio dopo l’ovulazione si ha un innalzamento improvviso di progesterone, responsabile di questa tensione mammaria, il seno appare quindi più gonfio, teso e duro al tatto.

Non appena torna il flusso mestruale, il seno si “sgonfia” e diventa più morbido.
In gravidanza, invece, i capezzoli tendono a scurirsi e diventano più visibili i tubercoli di Montgomery.
Per alleviare il fastidio, qualora risultasse davvero insopportabile, potrebbe essere utile fare degli impacchi di acqua tiepida, ma anche sostenere bene il seno da sollievo.

Non bisogna dimenticare che i livelli ormonali sono sempre fluttuanti e questo può creare risposte fisiologiche diverse da donna a donna e anche da mese a mese. Per alcune donne, il seno si fa denso, pieno e si gonfia una o due settimane prima dell’arrivo del ciclo. Altre hanno dolori lancinanti nei due giorni precedenti.

Se il gonfiore al seno non è presente durante il ciclo o durante una gravidanza può essere legato ad altri fattori da approfondire nelle sedi adeguati. La prevenzione è una parola chiave così come l’autopalpazione. A volte possono esserci delle secrezioni dal seno, si percepiscono dei noduli oppure la pelle si raggrinzisce in un certo punto. Si potrebbe trattare di un disturbo nella produzione della prolattina, potrebbe essere una mastite ovvero l’ infiammazione dei dotti galattofori, potrebbero esserci delle cisti o delle lesioni che solo una visita possono approfondire. Va precisato che anche l’assunzione di un estro progestinico (come la pillola), può accentuare il problema del gonfiore, in quanto sempre legato agli ormoni.

Da un punto di vista sessuale il seno viene considerato a tutti gli effetti una zona erogena grazie agli ormoni che produce quando è stimolato. Quando una donna è eccitata il suo seno si ingrandisce del 25% e diventa notevolmente più sensibile. La suzione del capezzolo stimola in particolare due nervi: uno che fa produrre la prolattina, (l’ormone che stimola le ghiandole mammarie a produrre latte) e l’altro l’ossitocina definito anche ormone dell’amore. L’ossitocina non agisce solo a livello della ghiandola mammaria, ma anche a livello uterino facilitando ad esempio durante l’orgasmo la contrazione del canale vaginale, il collo dell’utero e l’utero.

Si chiamerebbe, secondo alcune ricerche americane, Nipplegasm l’orgasmo femminile che si raggiunge attraverso la stimolazione del seno. E’ stato infatti dimostrato che le stimolazioni di vagina e capezzoli attivano le stesse aree cerebrali. Chi ha un seno piccolo sembra essere privilegiato perché la stimolazione arriva meglio alle terminazioni nervose.

Lo sapevi che…

La data ufficiale di nascita del reggiseno è il 12 febbraio 1914. Fu allora che Mary Phelps Jacob brevettò nello stato di New York il suo reggiseno chiamato anche brassiere. Addio corsetti irrigiditi da stecche di balena e copri-corsetto che appiattivano e pigiavano le mammelle.

Dal 2015 su instagram non è consentita la pubblicazione di contenuti di nudo. Il divieto riguarda non solo genitali e rapporti sessuali, ma anche natiche e seni. Sono però permesse foto di cicatrici causate da una mastectomia e donne che allattano al seno, oltre che dipinti e sculture.

Il medico di Beverly Hills Tsippora Shainhouse sul Daily Mail ha identificato otto tipi di capezzoli: sporgenti, piatti, gonfi, invertiti (cioè che rientrano verso l’interno), asimmetrici, contornati, con peluria e molteplici (un terzo capezzolo che solitamente è una piccola macchia sotto ai seni).

Da un recente ricerca del professor Karen Weatherby, infatti, è emerso che guardare il décolleté della donna per dieci minuti può avere l’effetto di abbassare la pressione sanguigna, diminuendo il rischio di ammalarsi di malattie cardiache.

Dubbi e domande…

Lily, 20 anni,
Porto una 3^ quasi scarsa, per questo volevo chiedervi,ci sono possibilitá che il mio seno cresca ancora?…
Mela,
Il seno non mi fa male come le altre volte e sento la pancia molto gonfia…


Nel famoso cartone animato “I simpson”, Marge mostra il seno ai poliziotti per salvare Homer e Bart…

2021-09-17T11:13:46+02:00