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Roma, a lezione di mare e ambiente: l’incontro all’istituto Einaudi

L'evento organizzato da Diregiovani e Ami

ROMA – Fa tappa all’istituto ‘Einaudi’ l’appuntamento con l’ecologia spiegata ai giovani, un percorso che sta coinvolgendo dieci scuole romane alla scoperta del mare, delle sue funzioni e dei fenomeni che oggi lo danneggiano. La sovrappesca, il riscaldamento globale e la presenza di microplastiche stanno infatti mettendo a rischio la salute degli oceani e, di conseguenza, quella del pianeta Terra. Un problema che diventerà sempre più importante da affrontare, soprattutto per i giovani di oggi.

“Ci sono tanti motivi per allarmarsi, ma ce ne sono tanti altri per essere ottimisti- dice ai ragazzi Alessandro Botti, presidente di Ambiente Mare Italia (Ami)– Voi, ad esempio, siete una nuova generazione che comincia a rendersi conto che non possiamo più andare avanti così. Se l’uomo distrugge questo Pianeta, distruggerà sé stesso”.

Spiegazioni, dibattiti e qualche domanda. Le due ore di incontro passano velocemente tra una slide e l’altra. Si parte con l’intervento di Marco Boschi, biologo marino dell’Università degli studi della Tuscia. Un’esposizione generale sul ruolo che il mare gioca nelle nostre vite e sul futuro che ci aspetta:

“Entro il 2048 il mercato del pesce, così come lo conosciamo oggi, scomparirà- commenta Marco– si potranno comprare solo pesci allevati”.

Ma questa non è l’unica profezia: secondo gli studi presentati dal biologo, a scomparire saranno anche i coralli, mentre i pochi pesci rimasti saranno sempre più piccoli e pieni di microplastiche.

“La plastica è un grosso problema, e ci vuole la disponibilità collettiva per poterlo risolvere- aggiunge Alessandro Botti– ma tutti insieme, con i piccoli gesti di tutti i giorni, possiamo contribuire a cambiare le cose: comprando prodotti senza imballaggi, ad esempio, o evitando di utilizzare bottiglie di plastica. Solo così possiamo interrompere questo meccanismo produttivo”.

In Italia, infatti, ogni anno vengono acquistate 11 miliardi di bottigliette di plastica. Bottiglie che impiegano tra i 500 e i 1000 anni per potersi biodegradare completamente. Ma ci sono anche altri modi per impegnarsi attivamente contro l’inquinamento dei mari, come ripulire le spiagge italiane invase dai rifiuti. Quando gli esperti di Ami lo propongono ai ragazzi, dopo qualche tentennamento arrivano le prime adesioni.

“Lo facciamo ragazzi?- suggerisce una studentessa ai compagni– Dai andiamo tutti insieme, sarà sicuramente divertente”.

2019-11-26T14:59:01+01:00