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RECENSIONE| Qualcosa di meraviglioso è la storia di chi ce l’ha fatta

Dal 5 dicembre al cinema

ROMA – Una storia sull’integrazione e sull’applicazione delle leggi, ma anche sul coraggio e sulla discriminazione è quella raccontata in Qualcosa di meraviglioso, scritto e diretto da Pierre-François Martin-Laval. Tratto dal libro Un re clandestino: la mia storia vera scritto da Fahim insieme al suo insegnante di scacchi Xavier Parmentier, la pellicola segue il viaggio di Fahim (interpretato dal promettente Sarah Touffic Othman-Schmitt) e suo padre (Assad Ahmed): costretti a fuggire dal Bangladesh i due arrivano a Parigi. In Francia intraprendono un impervio percorso per riuscire a ottenere asilo politico, sotto la costante minaccia di essere espulsi dal Paese. Grazie alla sua straordinaria abilità nel giocare a scacchi, Fahim incontra Sylvain (Gérard Depardieu), uno dei più bravi allenatori di Francia. In un’altalena di diffidenza e attrazione, i due impareranno a conoscersi e a stringere una profonda amicizia. Ma quando inizia il Campionato Nazionale, il rischio di espulsione si fa incalzante e a Fahim resta una sola possibilità: diventare il Campione di Francia. Come dice nel film Sylvain “le sfide si vincono sulla scacchiera” ed è proprio quello che ha fatto con determinazione e coraggio il protagonista.

Qualcosa di meraviglioso, emozionante e tenero

Pierre-François Martin-Laval ha avuto la capacità di farci emozionare e immergere nella partita di Fahim che non è solo quella giocata durante il Campionato Nazionale di scacchi ma anche quella giocata con la vita. La difficoltà nel lasciare il proprio Paese, la sofferenza nello stare lontani dal resto della famiglia, la paura di non ottenere asilo politico, l’impotenza davanti alla legge ma anche la voglia di adattarsi nella società imparando lingua e abitudini sociali. Elementi questi che sono al centro del racconto e che il regista ha rappresentato con umorismo, intelligenza e realismo. Qualcosa di meraviglioso è un film tenero e commovente che fa bene al cuore e a cui non serve troppo dramma per emozionare e convincere.

Nel cast anche Isabelle Nanty (Mathilde), Mizanur Rahaman (Luna), Victor Herroux (Louis), Tiago Toubi (Max), Alexandre Naud (Alex), Pierre Gommé (Eliot), Axel Keravec (Dufard), Didier Flamand (Fressin).

2019-12-04T18:00:28+01:00