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VIDEO | Nella musica “mi prendo il mio spazio”. L’intervista a Strade

Il cantautore, al secolo Simone Ranalli, ci ha raccontato il suo nuovo singolo "Ho portato le parole"

ROMA – L’esigenza di prendersi il proprio spazio, di parlare senza remore e non adattarsi alle convenzioni. 

È questo,  in sintesi, “Ho portato le parole”, il nuovo brano di Strade. Il cantautore, al secolo Simone Ranalli, è tornato a trovarci in redazione per raccontarci il brano, terza anticipazione di quello che sarà il suo primo disco di inediti. 

“Dopo tanto tempo- ha raccontato Simone- mi sono reso conto che avevo bisogno di prendermi un po’ di spazio. Ero stato ad ascoltare pareri che arrivavano dall’esterno e a un certo punto mi sono reso conto di non volerlo più fare. Quello spazio che volevo prendermi ho cercato di metterlo su musica e così è nata ‘Ho portato le parole'”.

Dopo aver suonato in diverse formazioni, in Italia e all’estero, Strade inizia il suo percorso nel 2017. “Penna tra i denti” e una chitarra, per scrivere il più possibile e condividere con gli altri i propri pezzi.

I testi diretti, sinceri, che arrivano dritti al punto. A fare da ciliegina sulla torta suoni che fondono atmosfere brit/pop, l’indie, l’elettronica e un DNA che è proprio del cantautorato italiano. Il risultato sono pezzi impossibili da non canticchiare già dai primi ascolti. 

Vera e propria chicca di “Ho portato le parole” è il video ufficiale. Diretta da Clelia Talarico e prodotta da GreenScream Production, la clip racconta con la LIS (Lingua dei segni italiana) la canzone. L’idea arriva da una situazione simile: “A un concerto ho visto un ragazzo che cantava con la LIS- ha ricordato- era evidente come si stesse prendendo il suo spazio. Lì ho fatto l’associazione tra la canzone e quella che poi è stata l’idea del video”. 

“Ho portato le parole” segue le uscite di “Chesterfield” e l’ultimo “A.Q.N.C.S” (Anche quando non ci sei). I brani di Strade sono disponibili su tutte le piattaforme.

2020-02-25T16:22:22+01:00