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Ho un bimbo di due anni che va all’asilo nido da quando ha pochi mesi…

Buonasera, chiedo un’informazione se possibile. Ho un bimbo di due anni che va all’asilo nido da quando ha pochi mesi con costanza anche durante le vacanze estive non ha mai interrotto la frequentazione per più di due settimane quindi questo per lui è in assoluto il periodo di astensione più lungo. Sino a lunedì è stato con […]

Buonasera, 
chiedo un’informazione se possibile. Ho un bimbo di due anni che va all’asilo nido da quando ha pochi mesi con costanza anche durante le vacanze estive non ha mai interrotto la frequentazione per più di due settimane quindi questo per lui è in assoluto il periodo di astensione più lungo. 
Sino a lunedì è stato con la sua maestra dell’asilo da martedì a casa a causa blocco forzato. Proprio da martedì ha iniziato a manifestarsi un tic mai avuto prima. Una sorta di dondolio ripetuto come se scodinzolasse che manifesta quando è annoiato o nervoso o guarda la tv.
Ritenete possa essere frutto della frustrazione. Ci chiede sempre dei bimbi.
Grazie

Anonima


Cara Anonima,
effettivamente sembra che a soffrire di questa situazione di emergenza siano solo i ragazzi e, in misura minore, gli adulti, ma anche i bambini, anzi, forse anche di più, possono vivere con difficoltà questo momento. Innanzitutto le abitudini, i rituali, la scansione della giornata e della settimana sono degli elementi rassicuranti per i bambini che sono molto abitudinari proprio perchè in questo modo si sentono contenuti. Immaginiamo, poi un bambino che vada al nido da quando è molto piccolo, si può dire che le maestre siano diventate figure di accudimento fondamentali per cui la loro assenza improvvisa  non è spiegabile. Inoltre, un bambino molto piccolo non riesce a raccontare cosa prova, molti nemmeno parlano prima del secondo-terzo anno di vita, tanto meno riescono a dar voce alle proprie emozioni, quindi è facile che il corpo diventi un veicolo per comunicare il proprio disagio, ed ecco che compaiono dei sintomi o dei manierismi.
Cosa importante è che gli adulti diano voce a questi vissuti, se si capisce che il proprio figlio sente la mancanza dei compagni, dell’asilo e delle maestre basta dirlo e sintonizzarsi col suo stato d’animo, magari proprio quando si manifesta il sintomo, accompagnando il tutto con un abbraccio e/o  una carezza. E’ importante spiegare la situazione anche se un bambino è molto piccolo, con il suo linguaggio, semplificando, li aiuterà a mettere ordine e a rasserenarsi.
Un caro saluto!
L’èquipe degli esperti

2020-11-10T15:37:09+01:00