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È un periodo bruttissimo, mangio a intermittenza

Ciao, è un periodo bruttissimo, mangio a intermittenza. Prima vomitavo, ora mi sono arresa. Sono aumentata tantissimo di peso, non mi riconosco più. Quando mi piacevo “magra, troppo magra, dovevo mangiare di più” quando in realtà io stavo bene con me stessa, ero normopeso e stavo bene dentro. Ho sofferto di anoressia nervosa due anni fa, […]

Ciao, 
è un periodo bruttissimo, mangio a intermittenza. Prima vomitavo, ora mi sono arresa. Sono aumentata tantissimo di peso, non mi riconosco più. Quando mi piacevo “magra, troppo magra, dovevo mangiare di più” quando in realtà io stavo bene con me stessa, ero normopeso e stavo bene dentro. Ho sofferto di anoressia nervosa due anni fa, ora sembra di avere l’opposto. Ho avuto una brutta litigata l’ anno scorso e ho cercato di recuperare mentalmente per tanti mesi e pareva stessi bene. Ho conosciuto questo ragazzo, per me era la luce, ho finito per essere troppo appiccicosa e se n’ è andato. Mi sento uno schifo, anche perché io non sono così. Vorrei soltanto dimagrire in questo periodo, ma ogni giorno è sempre la stessa storia. Mamma mi critica sempre, ma penso su essere ormai arrivata non solo ad un età, ma intendo anche un livello di esperienza che ormai mi ha fatto capire come agire. Lei mi fa male, i suoi commenti, le battutine. Non riesco a ridere co  lei, a volte mi da fastidio la sua presenza. Odio dirlo ma è così. Sono anni che va avanti così, da quando ho capito come stanno veramente le cose a casa. 
Ed ora mangio di nascosto, contro l’ansia, contro lo stress, contro di tutto. Io e il cibo. Un vortice che non finisce mai. Voglio dimagrire entro questa quarantena. Perché non sto bene così, non riesco a fare nulla, se non magiare. Che schifo. Non, riesco più a farmi foto, mi faccio pena. Che schifo. Ho messo su 12 kg. 
Scusate lo sfogo, avevo, bisogno di parlare. 

Anonima, 18 anni

Cara Anonima,
comprendiamo il tuo dolore e la tua difficoltà che arrivano chiari tra le righe di quanto hai condiviso. Hai fatto bene a scrivere: sfogarsi può voler dire iniziare ad aprire un canale di comunicazione per esprimere quanto grava su di noi.
I sentimenti e gli stati d’animo che ci hai comunicato ci fanno capire che il peso che stai portando, non è solo quello dei 12 kg in più, messi su, ma è un peso emotivo che stai portando forse da molto tempo.
Crescere spesso significa vedere cose che non si erano viste prima, guardarle con una lente diversa e inizialmente ci si può sentire travolti. Importante allora è imparare a trovare la chiave per dare un senso e
creare delle strategie per non sentirsene sopraffatti.
Ci dici che hai sofferto di anoressia, che hai vissuto la delusione della fine di una relazione che ti dava luce e che hai un rapporto difficile con tua madre, che ti feriscono le sue critiche, i suoi commenti, le sue battutine.
Probabilmente per ora l’unico modo che hai trovato per non sentirti schiacciata dalle difficoltà è stato quello di creare un rapporto esclusivo e rassicurante con il cibo, che però è proprio quello che ti fa
soffrire. Quando si hanno difficoltà col cibo c’è sempre un rapporto ambivalente alla base perchè se da un lato sembra un salvatore, dall’altro diventa il proprio acerrimo nemico.
Il cibo è qualcosa che ha molto a che fare con le emozioni: quando il bambino piccolo è disperato per la fame e trova il seno e il latte caldo, si calma, ritrovando una pace persa; così a volte da adulti, si usa il
cibo per placare le proprie angosce, per sentire il calore che magari non si trova altrove.
In questo momento di quarantena, tutto è più difficile, qualcuno ha detto che si tratta del “virus della solitudine”, si potrebbe però aggiungere che è il virus che spinge ad avere un rapporto maggiore con la
propria interiorità. E quando ci sono dei nodi da sciogliere, quando i rapporti sono difficili all’interno delle mura familiari, tutto diventa davvero complicato.
Costringerti ora ad una dieta, fallire e sentirti ancora più incapace di portarla avanti, è una strada che acuisce il dolore e che nutre l’autocritica spietata. Diverso è provare a condividere con qualcuno di cui ti fidi le tue emozioni e iniziare ad immaginare di poterti aprire ad un esperto, anche mediante una terapia online. Questa non è la sede per poter risolvere il problema ma è uno spazio che può servire per trovare la spinta
a cercare una soluzione, perchè una soluzione ci può essere. Va costruita. Ma non da sola.
Sperando di esserti stati d’aiuto e rimanendo a disposizione se ci vorrai scrivere ancora,ti mandiamo un caro saluto!
L’Équipe degli Esperti


2020-11-04T12:36:41+01:00