ROMA – Da domani, lunedì 15 giugno, le sale cinematografiche potranno tirare su la serranda e tornare a regalare la magia dei film al pubblico, rispettando i nuovi protocolli di sicurezza contenuti nell’ultimo Dpcm con validità fino al 14 luglio.
Le nuove linee guida, che accolgono le osservazioni presentate dall’Associazione Nazionale Esercenti Cinema (Anec) che richiedeva un allineamento con altre attività aperte al pubblico, prevedono la visione del film senza l’obbligo di indossare la mascherina quando si è seduti in sala, l’apertura dei punti di ristoro all’interno delle strutture cinematografiche e si potrà guardare la pellicola stando seduti ai propri familiari e congiunti. E ancora: sanificazione frequente degli spazi della struttura, incentivare l’acquisto dei biglietti online e riorganizzazione della sala per rispettare la distanza sicurezza tra i ‘non congiunti’.
“Un passo importante per consentire la ripartenza del settore di spettacolo, fermo da quasi 4 mesi con oltre 30 milioni di presenze perdute e con un percorso di ripartenza che sarà graduale e porterà entro poche settimane ad un ritorno a regime con nuovi titoli in arrivo nelle sale”, ha dichiarato Mario Lorini, presidente dell’Anec. “Il cinema in Italia può ripartire uniformemente a quanto avviene nei principali mercati europei, dimostrando di essere pienamente allineato anche sotto l’aspetto della sicurezza degli spettatori e tutela dei nostri collaboratori. Adesso – ha continuato Lorini – pensiamo a una importante campagna di comunicazione a sostegno delle sale che riaprono. Cinema di città, multisale, arene all’aperto, gli esercenti progressivamente riapriranno e sono pronti ad accogliere il pubblico. Al raggiungimento di questo importante risultato ha contribuito un grande lavoro di squadra svolto da tutto il settore dello spettacolo e dell’industria cinematografica, sempre al fianco delle nostre posizioni. Un grazie quindi va all’Anica e al suo presidente Rutelli– ha concluso il presidente – alla sezione distributori e al suo presidente Lonigro e infine all’Agis e al suo presidente Fontana che ha condiviso e sostenuto costantemente le istanze per tutti i luoghi di spettacolo”.