hamburger menu

Zerocalcare pubblica ‘A Babbo Morto’ ma non è una fiaba per bambini

Il libro è uscito il 12 novembre per Bao Publishing

26 Novembre 2020

ROMA – Lo scorso 11 novembre, Zerocalcare aveva annunciato l’uscita del suo nuovo libro per BAO Publishing in questo modo: “Ci avviciniamo al Natale ma purtroppo questa pandemia ci impedisce di assaporarne a pieno la magia. Eppure è importante sforzarci per tenere vive le nostre tradizioni e anche io volevo dare il mio contributo e offrire ai più piccini un po’ di spensieratezza, con questo libretto che esce domani e che si chiama A BABBO MORTO – Un racconto di Natale”.
Il 12 novembre, giorno, appunto, dell’arrivo del volume illustrato, il fumettista, trovandosi in una situazione tragicomica ha scritto: “Al centesimo che me scrive commosso che è una cosa bellissima e sensibilissima e che sta regalando ‘A Babbo Morto’ alla
nipotina di sei anni, mi duole dover specificare che il fatto che fosse rivolto ai più piccini era una gag”. Infatti, “regà la foto ritrae una renna gambizzata, quella dopo un folletto impiccato a un lampione. Boh”, ha concluso. C’è chi poi gli ha risposto, commentando ironicamente: “Ora che lo so però voglio effettivamente regalarlo a mio nipote di 3 anni”, “L’ideale per mia figlia!! Lo apprezzerà tantissimo!!”. O anche: “Ed io che stavo per regalare a mia nipote la versione illustrata di Peter Pan. Grazie per avermi fatto cambiare idea. Avrai uno zio sulla coscienza”.

No, non è una storia per bambini. Si tratta di una fiaba di Natale dalle tinte decisamente fosche: Zerocalcare indaga sul business della consegna dei regali e si concentra sulle condizioni di lavoro dei folletti – di fondo, quindi, la critica sociale. I testi e le illustrazioni sono di Michele Rech (suo nome di battesimo), i colori invece di Alberto Madrigal. Per “A Babbo morto” è stata anche realizzata una versione audiolibro, prodotta e distribuita da Storytel, con le voci dello stesso autore e degli attori Neri Marcorè e Caterina Guzzanti. Quest’ultima ha postato un video IGTV sul suo Instagram, accompagnato dalla didascalia: “La primissima cosa che ho fatto dopo 17 giorni di Covid: mi sembra una grande ripartenza! Molto orgogliosa e grata”.  Marcorè si è dichiarato ammiratore del fumettista: “Il miglior narratore e lettore di Zerocalcare è Zerocalcare”. Di tutt’altro parere è l’autore del libro invece, che  sulla sua parte dice: “Mi so’ vergognato come un ladro, perché in realtà quando
faccio le letture per i video in cui faccio le vocette, eccetera, le faccio registrandomi dal cellulare nel segreto della mia cameretta da solo”. Più serio, aggiunge che l’audio può essere un contenuto che dà ricchezza. E ricorda: “Io so’ uno che nei fumetti cerca sempre di ricalcare il più possibile il linguaggio parlato. E spesso però magari nella lettura, specie chi non è di Roma, non riesce a riconoscere l’intenzione di una battuta o come si pronuncia una determinata cosa”.

2020-11-26T16:08:18+01:00