L’ischemia cerebrale che gli ha compromesso fin dalla nascita la sfera motoria e in parte quella del linguaggio non gli ha mai pregiudicato la voglia di vivere e di lottare.
E’ questa la storia di Andrea Tomassini, il giovane compositore diciassettenne che con il suo brano “Mai Mollare”, a pochi giorni dal suo lancio in rete, sta facendo il boom di visualizzazioni e condivisioni.
Nato a Perugia, studente al liceo delle Scienze Umane, affetto ancor prima della nascita da una paralisi cerebrale, Andrea non si è mai arreso dinanzi a nessuna difficoltà. Suona il pianoforte dall’età di quattro anni, è un giornalista pubblicista e ora è anche l’autore della musica e delle parole di un brano, eseguito da Gianluca Carnevali e Aurora TrovaPace Scorteccia, che non solo racconta la sua storia ma è anche un inno alla vita, alla resilienza e soprattutto un insegnamento per tutti.
“Ogni volta che si cade, ci si deve rialzare, perché a ogni problema c’è sempre una soluzione e non bisogna mai mollare”, si presenta così Andrea Tomassini. Con quel candore, quasi disarmante, del suo sguardo che racchiude una forza “speciale”.
Andrea è un ragazzo minuto, apparentemente fragile, ma che ha, invece, un coraggio, una determinazione e una gioiosità contagiosa. A guardarlo avresti voglia di abbracciarlo. Di accarezzargli il viso e di stringerlo forte per proteggerlo dalle difficoltà quando, invece, è lui che potrebbe insegnare a tutti a vivere, a superare ogni difficoltà, a essere migliori, più forti e più felici, semplicemente accettando se stessi per quello che siamo.
“Il brano ‘Mai mollare’ – spiega Andrea – racconta il mio modo di essere e il mio desiderio di trasmettere a tutti la forza di volontà e la determinazione per superare ogni ostacolo che la vita ci mette davanti. Vuole essere anche d’incoraggiamento per quelle persone che stanno passando un periodo buio a causa della pandemia da Covid-19 nella speranza possano guarire presto, portando loro il messaggio di non mollare mai”.
Andrea comunica attraverso un computer oppure grazie alla voce di suo padre Mirco che, insieme alla moglie, sono da sempre al suo fianco incoraggiandolo e amandolo in modo incondizionato.
“Nostro figlio è un ragazzo eccezionale”, racconta suo padre. “A due anni e mezzo ha stupito la neurologa leggendo le note sulla tastiera giocattolo che gli avevamo regalato. Da allora ha sempre mostrato la sua intelligenza, oltre che la sua passione per la musica. Lo consideriamo in senso cristiano un angelo disceso dal cielo. È un portatore di pace, di serenità e di grande insegnamento. E’ un figlio speciale che unisce e non divide, anzi, ci induce spiritualmente a vivere con più altruismo.
Per noi è stata una esperienza singolare assistere un figlio disabile e non nascondiamo le preoccupazioni che abbiamo avuto durante la sua crescita, sia per le incertezze sia per le terapie che per gli interventi chirurgici di cui ha avuto bisogno”.
La canzone “Mai mollare” è legata a un progetto solidale, una raccolta fondi per il suo sviluppo musicale e per far giungere il brano a quanti più ospedali e centri di disabilità infantile possibili.
Insomma, quella di Andrea è una storia bellissima. Una storia d’amore per la vita. Sempre.