ROMA – Un ritorno quasi completamente digitale questa ‘Milano Fashion Week Uomo 2021’ appena conclusa. Trentanove brand tra talenti emergenti ed etichette consolidate, accomunati da grande creatività ed eleganza di tessuti, tagli e materiali. Di questi, la maggior parte ha presentato la propria collezione in formato digitale e solo tre (Etro, Fendi e KWay) in passerella a porte chiuse. Tutti hanno rappresentato un uomo 2021 sopravvissuto alla pandemia, cambiato e non più lo stesso rispetto ad un anno fa ma non per questo meno fiducioso nel futuro. Non a caso il fondatore e creativo del brand Eleventy, ha definito la sua collezione “un’eleganza riflessiva” mentre Fendi ed Etro hanno giocato con outfits in un mix giorno/sera per dimostrare che siamo sempre meno dipendenti dalle mode del momento e molto più indipendenti nei gusti. Mesi in casa hanno amplificato il fenomeno del decluttering inteso come ‘fare spazio’ nel proprio armadio e guardaroba: tenere capi utili anche se appartenenti al passato e ricombinarli con nuovi acquisti, dando vita a nuove forme e stili assolutamente personali. Per ultimo, una chiara certezza: la comodità del vestire rimane e continuerà ad essere un principio cardine a cui sarà impossibile rinunciare. Il direttore creativo di Ermenegildo Zegna, Alessandro Sartori, non ha mancato di rimarcare che la pandemia ha accelerato un processo già in corso che avrebbe comunque visto abbandonare sempre più i completi sartoriali a favore di dolcevita, maglioni, pantaloni comodi come joggers insieme a lane comode e leggere. Quanto affermato da Sartori, trova conferma non solo in Zegna ma anche in Prada, Eleventy e Kiton.
Le paure e i timori amplificati in questi mesi vengono esorcizzati da toni saturi e accesi come proposti per esempio da Fendi, Etro, APN73, Dhruv Kapoor, KWay, Spyder, Prada e Sunnei.
Sotto i riflettori della fashion week non sono passati inosservati i nuovi talenti made in Italy come: Federico Cina, Dalpaos, Vaderetro e Gall che vale la pena citare per la loro attenzione alla sostenibilità e all’etica senza tralasciare la qualità che hanno posto nelle collezioni presentate a Milano. Nel dettaglio, Federico Cina conferma creatività e talento puntando sulla maglieria, sul lavorato a mano e colletti di lana spessi e a coste intarsiati su giacche o cappotti. La tavolozza di colori dell’autunno vede il bordeaux, verde e ruggine primeggiare ma senza tralasciare i colori più delicati.
Dalpaos, rinomato per essere un marchio unisex ed eco-responsabile, propone una collezione di materiali come la pelle riciclati insieme a fibre naturali su sfondo horror. La proiezione di un video ispirato al cortometraggio the ‘The Blair Witch Project’ non ha fatto che dare spazio alle particolarità di una collezione piena di dettagli come i jeans bordati di pelliccia o pantaloni scozzesi con una tasca in pelle nella parte inferiore della gamba.
Vaderetro, altresì marchio eco-responsabile, ci trasporta nel mondo rom dove le donne vestono gitane con gonne lunghissime e giacche in tweed, shearling, pull-over jacquard e camicie a fiori mentre gli uomini con giacche larghe completano un quadro culturale ed un elogio sartoriale incantevole utilizzando materiali naturali come seta e cotone.
Infine, Gall, marchio specializzato in outwear. Il guardaroba è composto da giacche e pantaloni tecnici color bronzo, giacche multitasche in tela kaki idrorepellente abbinati, a dei pantaloni completi di tasche, regolabili alle articolazioni con dei cordini, capaci di fronteggiare le intemperie più ardue.