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Di notte, sul mare: il coraggio di inseguire libertà delle giovani donne

Presenti all’incontro studenti liceo Tito Livio di Martina Franca

ROMA – Una storia di coraggio femminile, di famiglia, di legami, di ribellione, di amore e di criminalità. Ma anche una lente di ingrandimento sull’incomunicabilità tra genitori e figli. Tutto questo è Di notte, sul mare. Interamente girato in Puglia con un cast tutto pugliese, il film dell’esordiente Francesca Schirru è breve ma intenso. Trentadue minuti, pochi dialoghi in cui il potere dei silenzi, degli sguardi il suono delle onde del mare si sono rivelati vincenti.

Il film nasce dal desiderio che avevo di raccontare il coraggio di lottare per i propri desideri, per la propria libertà e per i propri sentimenti. Da questa riflessione è nata la storia di due giovanissimi ragazzi che hanno la forza e la determinazione di difendere ciò in cui credono e di difendere la propria libertà”, ha detto Schirru in occasione della conferenza stampa virtuale.

Al centro della pellicola – dal 29 aprile in esclusiva su RaiPlay – ci sono Monica (Angela Curri, nota al pubblico per la sua interpretazione ne ‘La mafia uccide solo d’estate – La serie’) e Mattia (Nicolas Orzella), due diciottenni innamorati e pieni di sogni. Un tragico evento, oltre a spezzare la vita del fratello della protagonista femminile, rompe irreparabilmente l’equilibrio delle loro giovani esistenze. Lui decide di allontanarsi quindi dalla cittadina sul mare dove vivono, mentre lei sceglie di rimanere, per dare una mano nel ristorante di suo padre Nunzio (Domenico Fortunato), un malvivente di provincia, rimasto ormai solo. Al padre di Monica, però, non piace Mattia. Ma lei cerca costantemente di trovare un dialogo con lui per fargli cambiare idea. E sono l’amore, il coraggio della protagonista e un fatto inaspettato a ristabilire, alla fine della storia, l’equilibrio nelle vite dei personaggi.

Per me è stato importante interpretare Monica perché è una ragazza che ha un coraggio enorme, va contro il padre pur di realizzare il proprio sogno: ovvero amare Mattia. Lei cerca in tutti modi di parlare a suo padre e di trovare un modo per fargli capire quello che lei vuole. È un po’ un modo per farsi vedere da lui alla pari, come per dire ‘io sono una donna e voglio questo’. Questa è una storia importante per le giovani donne che hanno paura di parlare o che si sentono imperfette”, ha raccontato Angela Curri. “Per interpretare questo personaggio ho attinto dalla mia adolescenza e, in particolar modo, dal mio modo di vedere i miei sogni quando vivevo in Puglia. Li vedevo enormi e non sapevo cosa sarebbe successo nel futuro. E quel timore che ho provato l’ho riportato in Monica. Ed ho riportato anche quei momenti di incomprensione che ogni adolescente vive con i suoi genitori che ho vissuto anche io”, ha ricordato Curri a Diregiovani.  L’attrice ha poi concluso: “Certe volte a me manca un po’ di coraggio e quindi attingo dai personaggi che ho interpretato. Sono donne forti che, anche nelle loro insicurezze, riescono a trovare il coraggio di andare avanti e inseguire il loro sogno”.

Di notte, sul mare è un film che vuole parlare a tutti ma soprattutto ai giovani. La presentazione virtuale, infatti, ha visto la partecipazione di una rappresentanza di studenti del liceo ‘Tito Livio’ di Martina Franca, che hanno avuto l’opportunità di dialogare con la regista, il cast e la produzione sul tema ‘La scuola incontra la professione e il racconto del Cinema’.

Ragazzi e ragazze studiate e inseguite i vostri sogni. Io penso che la scuola in Italia abbia la capacità di formare gli studenti verso una bellezza che diventa oggi ancora più importante ricordare alle istituzioni e sottolineare quanto sia importante investire sulla formazione di questo Paese, che si salverà solo se noi sapremo raccontare la bellezza di esistere al mondo”, ha dichiarato il produttore Cesare Fragnelli.

Questo film permette di fare un paragone con la realtà che stiamo vivendo da più di un anno con la pandemia. La lotta che portano avanti i protagonisti per affermare il loro amore, in un contesto dettato dalla criminalità, è la stessa di molti ragazzi e molte ragazze oggi in una quotidianità dettata dal Covid che, con violenza, ha tolto soprattutto ai giovani la libertà dello stare insieme e di fare esperienze irripetibili.

Credo che i giovani abbiano dimostrato di essere molto maturi ed abbiano reagito con la giusta determinazione. Questo lo dovranno dimostrare soprattutto adesso che si ricomincerà piano piano a ricostruire la normalità”, ha detto la regista a Diregiovani. “Il rapporto con il mondo violento è centrale in questa storia e credo che riguardi anche molti i giovani che tutti i giorni devono fare i conti con questo contesto violento. Una violenza che si manifesta – ha continuato – in varie forme, nel caso del film è la criminalità. Ma spesso la violenza di manifesta sotto forme più sottili, come sul web. Loro stanno imparando a gestirla, anche se non sempre è facile”.

Di notte, sul mare è una produzione Altre Storie in collaborazione con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli, ed è stato realizzato con il contributo della Regione Puglia e di Apulia Film Commission.

2021-04-26T16:51:05+02:00