Roma – Jacopo Ferrazza, Sophia Tomelleri, Seby Burgio e Vittorio Solimene: sono loro i “Giovani Leoni” del jazz, talenti ‘emergenti’ pronti a suonare davanti al grande pubblico della Casa del Jazz a Roma.
“Under 35”, pluripremiati e già arrivati in alcuni dei festival più importanti del ‘genere’, questi musicisti tornano a suonare dal vivo e in apertura ai grandi nomi della scena italiana: “Per dargli modo – ha spiegato l’AD Daniele Pittèri della Fondazione Musica per Roma – di farsi conoscere a un pubblico più vasto e soprattutto per permettere al pubblico di ascoltare i protagonisti della scena jazzistica di domani”.
Con la denominazione Giovani Leoni, mutuata dall’americano “Young Lions”, si identificano i migliori giovani talenti emergenti della scena jazzistica.
La Casa del Jazz ha da sempre usato questo termine per evidenziare la parte della propria programmazione a loro dedicata.
I GIOVANI LEONI CON I GRANDI DEL JAZZ
Il nome di Jacopo Ferrazza, contrabbassista classe 1989, appare in cartellone accanto a Enrico Pieranunzi, Bill Frisell Trio e Rosario Giuliani/Fabrizio Bosso “Connection”.
Quelli di Sophia Tomelleri, sassofonista classe 1992 e di Seby Burgio, pianista classe ’89, appaiono invece accanto a Roberto Gatto, Massimo Nunzi, Gabriele Mitelli e Gabriele Coen.
Infine il pianista Vittorio Solimene, il più giovane (classe 1998), vedrà il proprio nome vicino a artisti del calibro di Rita Marcotulli e Chiara Civello, Enrico Rava e Danilo Rea, Javier Girotto, Stefano Di Battista.
Info e costi sono sul sito della Casa del Jazz.