di Erika Primavera
Sarà Marcell Jacobs il portabandiera dell’Italia alla Cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, in programma domenica. L’atleta, con i compagni Lorenzo Patta, Eseosa Desalu e Filippo Tortu si è qualificato per la finale della staffetta 4×100 maschile, prevista il 6 agosto alle 15.50 ora italiana. Il quartetto azzurro ha guadagnato il posto chiudendo in 37″95, nuovo record italiano.
Jacobs: “Le polemiche dopo la vittoria? Non mi toccano assolutamente”
In attesa di conoscere il risultato di domani, Marcell Jacobs ha risposto alle polemiche e alle illazioni seguite alla sua
vittoria nei 100 metri. “Le polemiche dopo la vittoria? Non mi toccano assolutamente. So solo io i sacrifici che ho fatto, le sconfitte, le delusioni e il duro lavoro portato avanti: neanche rispondo, perché darei solo importanza”. E sulla sfida di domani ha detto: “Sono molto contento, siamo entrati in pista con grande spirito di squadra e abbiamo raggiunto un’altra finale: domani andrà sicuramente meglio perché corriamo di sera e non con queste condizioni meteo. Non vedo l’ora”. Le batterie si sono svolte sotto il sole di mezzogiorno, ora locale: “Non sono condizioni ottimali e non mi sono sentito al meglio, ma domani daremo il 110%“.
Jacobs, prima uscita nei 100 mt a Eugene il 21 agosto
Jacobs ha fissato la data e il luogo del suo prossimo sprint sui 100 metri, il primo con la medaglia d’oro olimpica al collo. L’azzurro, anche primatista d’Europa (9.80), sarà tra le stelle più attese del Prefontaine Classic di Eugene, in Oregon, Stati Uniti, nell’ottava tappa della Wanda Diamond League in calendario sabato 21 agosto. Sarà lo stesso impianto in cui si terranno i Mondiali di atletica del prossimo anno. Il parterre di avversari, annunciato soltanto in parte dagli organizzatori, ricalca quello della finale a cinque cerchi di Tokyo, con la medaglia d’argento Fred Kerley e l’altro statunitense, quinto classificato nella finale del primo agosto, Ronnie Baker. Ma tra gli americani saranno in pista anche il campione olimpico di Atene 2004, Justin Gatlin, e Cravon Gillespie. Per l’azzurro si tratta della terza partecipazione in Diamond League in questa stagione: a Stoccolma ha corso in 10.05 piazzandosi al secondo posto, a Montecarlo è sceso sotto i dieci secondi (9.99, terzo). La tappa dell’Oregon apre la seconda parte del calendario del massimo circuito internazionale che poi prosegue con Losanna il 26 agosto, Parigi il 28, Bruxelles il 3 settembre, quindi con la doppia serata finale a Zurigo (8-9 settembre) che assegna i titoli di campione della Diamond League. E a proposito della possibilità di trasferirsi un giorno in America ha spiegato: “Sto ricominciando a riallacciare i rapporti con mio padre e una parte della mia famiglia. Per questo pensavo di trascorrere più tempo in America ma non ho alcuna intenzione di andare ad abitare là, qua ho tutto quello che mi serve“.