Lo sappiamo, fa male…
Come molti di voi sanno, in Bridgerton 2 (da oggi su Netflix) non ci sarà l’amatissimo Duca di Hastings, interpretato da Regé-Jean Page. In questa nuova stagione, impegnato nella ricerca dell’amore sarà Lord Anthony Bridgerton (Jonathan Bailey), fratello maggiore di Daphne (Phoebe Dynevor). La protagonista della prima stagione torna nei nuovi episodi della serie Shondaland e Netflix, per sostenere Anthony, ma senza il marito Simon Hastings. Tranquill*, i due sono ancora sposati ma vivono lontani dalla loro famiglia.
QUI LA RECENSIONE DI BRIDGERTON 2
Un po’ di mesi fa l’annuncio di Lady Whistledown, la Gossip Girl dell’800 che racconta ogni piccolo e grande scandalo dell’alta società:
“Cari lettori, tutti gli occhi hanno iniziato ad essere puntati su Lord Anthony e sulla ricerca di una viscontessa, leggiamo nel post. Noi dobbiamo dire addio a Rege Jean Page che ha trionfalmente interpretato il Duca di Hastings.
Ci mancherà la presenza di Simon sullo schermo ma sarà sempre parte della famiglia di Bridgerton. Daphne continuerà a essere una moglie e sorella devota. Aiuterà il fratello a navigare nella prossima stagione che sarà più densa di intrighi e romanticismo di quanto i lettori potranno sopportare“.
Quindi, l’arco temporale del Duca si è concluso in una stagione, il contratto di Regé-Jean prevedeva la sua presenza solo nella prima stagione, come lui stesso ha deciso:
“Abbiamo avuto modo di dargli uno inizio, uno sviluppo e una fine nell’arco di una stagione. Mi sono presentato, ho dato il mio contributo e poi la famiglia continuerà la sua storia. Il pubblico ha conosciuto la storia completa di Simon e Daphne e in qualche modo ciò ha dato loro modo di rassicurarsi sul loro finale”, ha raccontato l’attore qualche mese a Variety.
D’accordo con la scelta di Regé-Jean Page la showrunner Shonda Rhimes:
“Lui ci ha detto ‘ho firmato per una storia d’amore, una storyline autoconclusiva. Va bene così’. Non lo biasimo per questo. Penso che sia stato molto intelligente per questa scelta. Penso sia intelligente lasciare la perfezione perfetta com’è“.