Prima di prestare l’auto ecco cosa devi assolutamente sapere: puoi rischiare una multa molto salata

Prestare l’auto a un parente o a un amico può sembrare un gesto del tutto innocente. Ma non è così: attenzione a questo dettaglio o si rischia una multa severa. Non tutti sanno che dal 14 dicembre ci sono delle novità: il nuovo Codice della strada ha introdotto delle modifiche sulle regole del prestito dei ...

Prestare l’auto a un parente o a un amico può sembrare un gesto del tutto innocente. Ma non è così: attenzione a questo dettaglio o si rischia una multa severa.

Non tutti sanno che dal 14 dicembre ci sono delle novità: il nuovo Codice della strada ha introdotto delle modifiche sulle regole del prestito dei veicoli a altre persone, familiari inclusi. Prestare la macchina a un parente o a un amico può sembrare la cosa più naturale del mondo. Ma con le novità normative occorrerà fare attenzione.

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Prima di prestare l’auto ecco cosa devi assolutamente sapere: puoi rischiare una multa molto salata – Diregiovani.it

Attenti a come e soprattutto per quanto a lungo si presta l’automobile perché con la riforma del codice stradale si rischiano pesanti sanzioni. Non dimentichiamo che le forze dell’ordine hanno a disposizione una serie di strumenti molto efficaci per garantire il rispetto delle regole.  Ecco dunque a cosa bisogna fare attenzione per evitare multe salate e complicazioni legali.

Prestare l’auto? Ecco quando si rischia una multa salata

La prima e la principale novità introdotta è quella relativa alla durata del prestito di un’automobile. Parliamo del lasso di tempo massimo in cui una persona differente dal proprietario del mezzo può guidare il veicolo. Da ora in avanti non potrà superare i 30 giorni consecutivi. Un limite che si applica a chiunque, anche ai familiari non conviventi.

Pensiamo ad esempio un figlio che studia o lavora fuori sede, a un parente che vive in un’altra città e via dicendo. Quando il prestito si prolunga oltre i 30 giorni senza una formale registrazione il conducente rischia multe salate, da un minimo di 728 fino a un massimo di 3.636 euro. In più potrebbe scattare il ritiro della carta di circolazione dell’auto.

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Prestare l’auto? Ecco quando si rischia una multa salata – Diregiovani.it

In caso di controllo stradale o di un incidente i dati del mezzo e del conducente vengono registrati dalle forze dell’ordine. E se al termine dei 30 giorni la persona viene nuovamente fermata alla guida dello stesso veicolo senza che ci sia stata la formalizzazione del prestito si attivano le sanzioni previste a norma di legge.

Il senso di questa riforma sta in un’esigenza di controllo e prevenzione di tutte quelle situazioni in cui il proprietario del mezzo non ha cognizione dell’utilizzo del suo veicolo da parte di una terza persona. La multa peraltro può ricadere anche sul proprietario, se non ha debitamente formalizzato il prestito dell’automobile.

Attenzione anche alla polizza assicurativa: non tutte le assicurazioni coprono danni o incidenti se il conducente del mezzo non era in possesso di un’autorizzazione rilasciata attraverso la forma del contratto. La soluzione proposta dal codice stradale per evitare l’insorgere di problematiche come queste sta nel contratto di comodato.

Questa opzione consente a chi prende in prestito l’auto di utilizzarla legalmente senza limiti di tempo. Occorrerà registrare il contratto di comodato presso la Motorizzazione Civile attraverso il TT2119, accompagnato da una dichiarazione sottoscritta dal proprietario. La registrazione del contratto, compresi bollo e diritti amministrativi, costerà circa 26 euro. In questo modo la responsabilità, in caso di incidente o di infrazione, ricadrà sulla persona autorizzata a guidare l’auto.

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