La notizia è nota da tempo: in Europa aumentano le tasse sui trasporti aerei. Nei grandi aeroporti italiani dal 1° aprile 2025 aumenteranno di 0,5 euro le tasse per i passeggeri. Il provvedimento riguarda gli aeroporti con un volume di traffico pari o superiore a 10 milioni di passeggeri l’anno. L’incremento finirà nelle casse dei comuni.
I fondi raccolti verranno destinati dalle amministrazioni comunali al finanziamento di opere di sviluppo urbano, edilizia e infrastrutture. Secondo le stime del governo l’addizionale comunale sui passeggeri dei voli dovrebbe portare a un gettito di circa 5,33 milioni di euro nel 2025 e di 8 milioni nel 2026. Ryanair ha criticato a fondo questa mossa.

La compagnia aerea di viaggi low cost ha condannato “la decisione miope e regressiva del Governo italiano” in prospettiva dell’anno giubilare. La reazione di Ryanair all’aumento delle tasse sui trasporti aerei non si è limitata a una semplice protesta verbale. Milioni di viaggiatori ora avranno la vita più difficile: ecco cosa ha deciso la società irlandese.
Ryanair reagisce duramente agli aumenti
C’era da aspettarselo: dopo l’aumento delle tasse aeroportuali Ryanair ha deciso di cancellare diverse rotte e voli in Europa, compresa l’Italia. La compagnia aerea di Michael O’Leary ha annunciato che stravolgerà il suo piano di voli: diverse tratte sono a rischio taglio. Una decisione drastica destinata a ripercuotersi su diverse rotte, anche verso mete turistiche gettonate.
Al momento la priorità di Ryanair è quella di contenere i costi. Nel 2025 ci saranno dunque meno voli e alcuni rotte verranno cancellate. I Paesi coinvolti sono Italia, Francia, Danimarca e soprattutto la Spagna, dove Ryanair ha annunciato una riduzione del 18% del traffico: Il che significa 800 mila posti in meno su 12 rotte.

Un comunicato di Ryanair ha reso nota l’interruzione delle operazioni a Jerez e Valladolid. Chiusura in vista per una delle basi di Santiago. Tagli al traffico aereo anche nelle Asturie, Saragozza, Santander e Vigo. I tagli di Ryanair non colpiranno solo il Paese iberico: già dal mese scorso è arrivata la conferma della rimozione di un aereo Ryanair da Roma Fiumicino.
Cancellati anche i voli aerei da e per Aalborg previsti per fine marzo. La Danimarca perderà anche più posti della Spagna: -1,7 milioni di posti e chiusura della base Ryanair anche all’aeroporto di Billund. La scure della compagnia si abbatte anche sulla Germania, con un -12% di voli in meno quest’estate e l’eliminazione di 22 rotte. Un destino simile sembra attendere la Francia, dove tra non molto dovrebbero entrare in vigore nuove tasse sul trasporto dei passeggeri.