Relitti di satelliti, deiezioni tecnologiche, esperimenti abbandonati. Chiamatela, se vi pare, space Junk. Una nuvola sospesa di impronte dell’uomo lasciate sul percorso dell’esplorazione spaziale ad affogare il cielo di rotte-cimitero. Gli oggetti che più preoccupano gli scienziati sono 22 mila, a 35 mila chilometri di altezza, che si avvicinano alla Terra ad una velocità media di 50 km/h. Non è possibile eliminarli, non c’è differenziata che tenga. L’unica cosa che si può fare è controllarli, a distanza, e fornirne le coordinate per localizzarli.
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