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Il mio malessere di questi giorni è dovuto ad una mal digestione, ad uno sforzo?…

Sabato scorso sono andata a cena fuori con amici in uno di quei ristoranti a cucina asiatica varia...

2 Febbraio 2012

Salve.
Vi contatto in merito ad un mal di stomaco che mi sta preoccupando, mi spiego meglio.
Sabato scorso sono andata a cena fuori con amici ad uno di quei ristoranti a cucina asiatica varia, dove è possibile mangiare tutto quello che si vuole al buffet pagando un prezzo unico.
Quella sera sono stata tanto sciocca da indossare una di quelle cinture elastiche che vanno ora di moda, quelle che si legano a livello dello stomaco con delle fibbiette.
Visto il prezzo fisso, ho mangiato davvero molto, andando anche oltre il livello di sazietà e mangiando veramente più del dovuto, dando libero sfogo all’ingordigia. Avendo già lo stomaco compresso dalla cintura non ho mai avvertito seriamente la troppa capienza del mio stomaco fino a che non ho sganciato la cintura.
Non appena sganciata la cintura ho sentito un dolore allo stomaco, più simile ad un fastidio in verità. Il dolore credo sia dovuto alla repentina dilatazione dello stomaco che fino a prima era trattenuto dalla cintura, ma non ne posso essere sicura.
Da quel momento, nei giorni successivi e fino ad oggi ho dolori allo stomaco e in alcuni casi fatico anche a respirare. Questo pomeriggio ho avuto per un attimo una fitta alla pancia. Se premo sullo stomaco provo un lieve dolore/fastidio e l’addome è gonfio.
Il ristorante è gestito da cinesi, ma i cuochi a fine serata mangiano le stesse cose preparate per i clienti, servendosi loro stessi al buffet, quindi non credo che il cibo sia mal preparato. Inoltre sono ben mostrati i fogli rilasciati dai controlli effettuati al ristorante che dimostrano che il locale rispetta pienamente le norme igenico sanitarie con tanto di timbro e firma di autenticità. Quella sera ho consumato molto sushi e molti spiedini di gamberi cotti alla piastra.
Quello che mi chiedo è:
il mio malessere di questi giorni è dovuto ad una mal digestione, ad uno sforzo?
Oppure ho contratto l’anisakis dal pesce crudo o poco cotto assunto a cena?
A cosa sono dovuti i miei sintomi?
Premetto che non ho sfoghi o febbre ma comincio ad essere un po’ preoccupata.
Ringrazio vivamente per la risposta che mi verrà data. ,

Cara Chiara,
da quanto ci scrivi escludiamo che si tratti di un problema di digestione o legato a un sforzo; problemi dovuti a queste motivazioni si sarebbero già risolti.
L’anisakidosi, o malattia del “verme delle aringhe”, è un disturbo causato dall’anisakis, ossia nematodi (vermi) parassiti che possono trovarsi nel pesce crudo o poco cotto e, una volta ingeriti, si depositano nella parte bassa dell’intestino, provocando manifestazioni allergiche nel migliore dei casi, ma anche forti dolori e sintomi molto simili a quelli della peritonite. Tra i sintomi più comuni si registrano: dolore addominale, nausea, distensione addominale (gonfiore), diarrea, sangue e muco nelle feci, febbre lieve. Ci sembra che nel tuo caso gli effetti siano molto più lievi da quanto descritto, quindi ti consiglieremmo di stare tranquilla (sai la tensione spesso può acuire la sensibilità ai malesseri), di fare una visita di controllo dal tuo medico di base e di aspettare qualche altro giorno per vedere come va. È vero che esiste il rischio di contrarre questo tipo di parassita, ma ci sembra che il ristorante dove sei andata fosse attento alle norme igienico-sanitarie (in Italia è in vigore dal 1992 una circolare del ministero di sanità che obbliga chi somministra pesce crudo o in salamoia ad utilizzare pesce congelato o a sottoporre a congelamento preventivo il pesce fresco da somministrare crudo), e che tu sia una persona molto scrupolosa su questi aspetti. Proprio l’attenzione che hai dimostrato nell’accertarti addirittura della firma di autenticità, ci fa supporre che tu sia una ragazza molto attenta e probabilmente lo sarai anche nell’ascoltare i messaggi del tuo corpo, i quali a volte possono essere alterati da varie cause possibili (stress, fasi ormonali del ciclo, alimentazione, ecc.) oppure amplificati dai nostri stessi timori. Quindi, cerca di rilassarti rispetto ai fastidi che avverti e nel caso dovessero persistere, il tuo medico di fiducia potrà prescriverti le analisi del caso.
Tienici informati, nel frattempo ti mandiamo un caro saluto!,Chiara, 23 anni,02-02-2012,Corpo e salute

2012-02-02T11:00:18+01:00