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Il mio problema è che ho 30 anni non ho un lavoro, non ho una donna e soprattutto non ho voglia di andare a lavorare…

Ho troppe domande e troppe poche risposte adesso. Aiuto!...

14 Febbraio 2012

So che mi odierete per la lunghezza di questa lettera, non sono mai riuscito a essere sintetico e efficace per questo mi ritrovo in queste condizioni. 3 anni fa mi sono rivolto a voi per un problema di cuore e grazie al vostro aiuto è stato superato con successo, ora ho un problema diverso, lo considero molto più grave.
Il mio problema è che ho 30 anni non ho un lavoro, non ho una donna, e soprattutto non ho voglia di andare a lavorare. Sono arrivato a questo punto perchè ho sbagliato tutto nella vita è ormai ne piango le conseguenze. Riassumerò in circa 5 righe la mia vita che penso sia fondamentale per capire il problema, per capire meglio anche io. Premetto che vengo da una famiglia con valori all’antica, di fascia bassa operaia, padre muratore, madre casalinga. È cominciato tutto dall’età di 5 anni ho iniziato a suonare da solo per illuminazione spontanea la tastiera comprata per sbaglio a mio fratello più grande di 9 anni che infatti non ha suonato neanche una settimana, suonavo pure la chitarra, ovviamente comprata sempre a lui e abbandonata dopo 2 giorni. Suonavo sentendo musica alla radio e tv, con successo da autodidatta, mi appassionavano da quell’età la scienza e la musica, ho scelto la musica e ora che guardo la mia situazione, mi sono pentito. Ho sempre lavoricchiato in questo campo, nelle orchestre, nei locali, con qualche apparizione in piccole tv private e radio tutto sommato, quest’anno sono andato a fare il dj in una struttura turistica come animatore. Per via degli spostamenti, impegni, orari continuativi non ho mai preso il diploma in passato, (ho lasciato in quinta dopo una carriera scolastica con scarsi voti e debiti formativi), per togliermi il militare e lavorare con un produttore, che mi appoggiava, poi è andata male e ho cominciato a fare il muratore lavorare con le agenzie con contratti ad ore, cambiavo lavoro ogni mese, sono entrato in un orchestra dove guadagnavo uno stipendio decente per 3 anni, ho trovato una ragazza sono andato a convivere, poi il lavoro è cominciato a scarseggiare fino a ritrovarmi a casa, intanto la convivenza era andata male per problemi vari mancanza di amore e passione e incompatibilità di carattere prima di tutto e poi si è messa di mezzo la sua salute, l’hanno rinchiusa in una struttura psichiatrica ho provato a stargli vicino per un anno lo stesso, come amico, ma non vedevo interesse ne da lei ne dai genitori che entrambi, insieme a lei, mi consigliavano di allontanarmi e per cambiare vita lo scorso anno ho seguito la mia famiglia nella terra di origine: la sicilia. Ho provato ad aprire un’attività, con l’aiuto di prestiti, una panineria ambulante, ma è andata male, così per non stare fermo sono partito con il primo lavoro che ho trovato, giusto per prendere aria e tempo per pensare. Cioè il DJ in un villagio turistico a 400euro al mese per 4mesi, meglio di niente. Ho conosciuto un altro mondo tutti laureati, tutti benestanti, dottori,avvocati, marescialli, finanzieri e piloti aereonautici e politici famosi e non. I figli che avevano a malapena 14anni già sapevano cosa avrebbero studiato all’università, e fatto di lavoro, mi sono sentito tanto inferiore, proprio io che ogni test sul Q.I. risultavo superiore alla media,io che studiando 3mesetti scarsi al minimo sono riuscito ad essere ammesso dopo un esame di ammissione direttamente al quarto anno di un istituto tecnico di chimica industriale senza mai averne frequentato un giorno. Ho pure superato con facilità il test mensa Italia, risultando tra il 2% della popolazione d’Italia con il Q.I. più alto (non ho idea di come ci sono riuscito, forse sono stato illuminato dallo spirito santo), io che nel tempo libero mi dedicavo a studiare tutti i tipi di scienza in maggior modo la fisica, che mi riusciva spontanea come la musica e poi… lì ,in mezzo,a tutti, non ero neanche diplomato. Che vergogna, che umiliazione. Ovviamente a loro dicevo che lo ero, che ne avevo due addirittura. Lì ho conosciuto una ragazza, figlia di un dirigente fiat lei si stava laureando per giurisprudenza, fidanzata in casa con un suo coetaneo di università, che non amava più. Ma la famiglia non ha accettato la storia tra noi per il divario socio economico e culturale che c’era. Lei a malincuore ha rinunciato a me. Non è la prima volta che mi capita, questo tipo di delusione d’amore. Torno a Torino, dove anche la mia famiglia era tornata, e così ho deciso di prendermi il diploma che ora sto seguendo con successo e buoni voti e sto decidendo di iscrivermi all’università per la facoltà scientifica per il corso di laurea di fisico. Fino a qui può sembrare tutto risolto, e invece il problema ora è,  che ho 30anni, per il mondo del lavoro sono già vecchio, un curriculum indecente, da ottobre sono fermo, situazione econimica in decifit, devo pagare il prestito per l’attività, ben 13mila euro, i miei genitori con una pensione da 800euro non arrivano a fine mese, e in più per seguire con successo quel corso di laurea ci vuole una preparazione matematica di base almeno da liceo scientifico, io per essere alla pari con il professionale che frequento ho dovuto recuperare 5anni di studio in una settimana, e ho dovuto recuperare due mesi del quinto anno avendo iniziato a frequentare a novembre essendo tornato a metà ottobre a Torino. Dopo che avevo mollato l’ist. professionale, che ora frequento per cominciare alla pari devo studiarmi almeno due anni di programma di liceo, lo stavo già facendo ma non riesco più a farcela da solo, sono demotivato, so che è l’unica cosa che potrebbe darmi una nuova vita, a livello superiore anzi senza limiti, finalmente essere qualcuno, nessun genitore mi giudicherebbe inferiore per stare con sua figlia, realizzerei un sogno che è sempre stata passione, e avrei molte opportunità lavorative. Ma poi freno l’ottimismo e guardo la realtà. Non ho più 18anni, se riesco a laurearmi in 5 anni per una laurea breve sono fortunato vista la mia preparazione scolastica!e a 36 anni non credo di poter fare gola a qualche azienda. Chi vorrebbe un neolaureato vecchio, lento a laurearsi e con un curriculum indecente come il mio? E poi l’università costa, senza lavoro non potrei permettermela e il lavoro non ce l’ho e non sto riuscendo a trovarlo, dopo un insistente e dura ricerca. Ora mi sento pigro, mi sta passando la voglia di lavorare di studiare, non mi interessa uscire, perchè so che non ho disponibilità economica, ne cerco una ragazza per lo stesso motivo. Secondo voi come posso migliorare la mia vita? mettermi a posto con tutto, sistemarmi, recuperare, in sostanza risolvere questi problemi? E secondo voi ho guardato nella direzione giusta? Cioè che ne pensate delle scelte prese adesso per il futuro vorrei non sprecare altro tempo visto quello che ho combinato. Ne vale la pena a questa età di riprendere a studiare? Da una parte quella ottimista mi sento un talento sprecato che nessuno ha sfruttato e utilizzato prima di tutti io stesso ovviamente. Dal’altra mi sento inferiore, pigro, bamboccione, poco maturo, e inutile perchè ho sprecato la mia vita vivendola all’avventura, vissuta e costruita male e le probabilità che continui a peggiorare sono molto alte. Conoscete un modo per recuperare matematica senza pagare perchè non posso permettermelo,perchè da solo sui libri non ho avuto nessun risultato sufficiente? Già parlato con i prof di superiori e università,tutti rispondono "eeeeeeee….. boh se non riesci da solo ne puoi prendere ripetizioni non so che dirti" a me basterebbe aver le basi per affrontare all’università analisi1 geometria1 e fisica1. mi basterebbe imparare a risolvere disequazioni con logaritmi seni coseni esponenziali e radici. Io ora le so risolvere con un’incognita, di 1° o di 2°grado al max con una frazione semplice di 1°grado, purtroppo questo è il programma di scuola. Come posso imparare? Che razza di persona sono? Sono senza voglia ormai, so che bisogna reagire come ho sempre fatto, ma mi sento come una sottiletta nel tostapane con il passato rovente che preme da un lato e il futuro che so, lo sarà altrettanto che mi viene incontro dall’altra. Avete un programma da seguire alla lettera come un automa per non sbagliare più? Per favore aiutatemi, magari sono destinato a migliorare il futuro con qualche mia scoperta scientifica, a proposito di fisica,so che è un paradosso guardare avanti nel futuro come se fosse il passato, sapendo di dovermelo prima creare. Il fatto è che penso troppo e faccio troppo poco per pigrizia ormai. Se avessi le risposte o avessi un minimo di chiarezza e certezza non vi disturberei,ma so che la vostra risposta può illuminarmi,farmi capire cosa e dove ho sbagliato e se sto continuando a farlo. Ho troppe domande e troppe poche risposte adesso. Aiuto! Vi ringrazio in anticipo anche se mi direte che non potete minimamente aiutarmi, già per aver letto questa lettera lunga lettera. A presto!,

Caro Anonimo,
il tuo sfogo è molto significativo e dà la misura della fatica che devono fare i giovani per costruirsi il proprio futuro.
La tua situazione è un po’ più complicata, sia a causa di scelte sbagliate sia a causa di un numero inferiore di opportunità ricevute, ma non è impossibile sbloccarla.
Una cosa va detta: sicuramente parti da una condizione diversa rispetto ai tuoi coetanei laureati, che possono offrirsi al mondo del lavoro con un curriculum diverso. A questo punto è importante capire cosa sei disposto a fare per realizzare il tuo sogno.
In questi casi la motivazione e la volontà sono fondamentali, se non vengono costantemente tenute vive il rischio è di farsi sopraffare dal timore del fallimento.
Per prima cosa ti consigliamo di abbassare il tiro; se ti prefiggi traguardi troppo alti rischi di scoraggiarti e di perdere di vista i piccoli obiettivi, essenziali per raggiungere le mete più alte.
Inoltre, devi avere chiaro cosa vuoi diventare e, soprattutto, qual’è il percorso che devi fare per diventarlo.
Piacere a ragazze più abbienti di te non ci sembra un buon motivo per perseguire questa strada tortuosa, tutto ciò lo devi fare per te e per quello che vuoi diventare.
Tu hai necessità di lavorare per mantenerti e per pagare i debiti. Se non riesci a studiare da solo puoi pensare di frequentare un corso serale, magari puoi chiedere al professore di matematica di guidarti nello studio di un programma più approfondito, paragonabile a quello di un Liceo Scientifico.
Una volta preso il diploma, oltre a seguire le lezioni all’Università, potrai provare ad aggregarti ad altri studenti per studiare in gruppo e farti supportare nelle tue lacune.
Tutto ciò richiede un impegno enorme e la necessità di rinunciare ad altro per perseguire il tuo scopo. Dai tuoi racconti ci sembra che sei una persona che non si perde mai d’animo e che non si spaventa di fronte ai cambiamenti. Questo aspetto della tua personalità potrebbe tornarti utile, perchè la capacità di adattarsi e di cambiare sono qualità richieste dal mercato del lavoro. Potresti guardare anche fuori l’Italia, ci sono Paesi in cui alcuni tipi di lavoro sono più richiesti.
Nel frattempo ti sconsigliamo di perdere di vista la tua vita, è importante che continui a guardarti intorno e che cerchi altre opportunità lavorative.
È possibile che, nel frattempo, incontri la persona giusta e che improvvisamente ti basterà poco per essere felice, anche un lavoro semplice che ti permetta di vivere dignitosamente.
Purtroppo non ci sono soluzioni preconfezionate e sicure ai problemi, ma siamo certi che qualche spunto di riflessione può aiutarti a fare chiarezza e a capire dove stai andando.
Torna a scriverci se vuoi condividere ancora con noi i tuoi pensieri.
Un caro saluto!,Anonimo,15-02-2012,Disagio emotivo e/o psicologico

2012-02-14T15:29:09+01:00