C’era una volta l’astronauta. Ora c’è lo scienziato in remoto, l’inviato nello spazio al seguito degli esperimenti terrestri. Sulla stazione spaziale internazionale si fa così: il cosmonauta non è solo il trasportatore degli strumenti e dei progetti, ma è anche colui che poi ne seguirà il funzionamento e l’evoluzione. Il futuro è questo. Ma sarà altrettanto interessante indagare le frontiere della scienza spaziale con APE, ASIA, BIOKIS, ENOS, NIGHT VISION e FOAM. Acronimi, ancora. Che nascondono esperimenti molto particolari.
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