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Progetto Sigri, così l’uomo spegne gli incendi dallo spazio

Il rischio è non riuscire a controllare una natura che incide sempre di piú sulla nostra vita...

9 Novembre 2012

Rischi naturali, e rischi indotti dall’uomo. Il rischio è non riuscire a controllare una natura che incide sempre di piú sulla nostra vita, e viceversa. Il controllo del rischio è al centro di una serie di progetti pilota finanziati dall’Asi e sviluppato con la Protezione Civile per sfruttare le tecnologie di osservazione della Terra. È il caso di Sigri e degli incendi boschivi.

Ce ne parlano Fabrizio Battazza dell’Asi, e Fabrizio Ferrucci dell’Università della Calabria

Nelle News: Il grafene delle meraviglie – Fermi indaga la storia delle stelle – La doppia natura della luce



Il grafene delle meraviglie
È a firma italiana la nuova applicazione del grafene, reticolo di carbonio dello spessore di un singolo atomo, spesso indicato come ‘materiale delle meraviglie’ per le sue speciali proprietà. Un gruppo di ricercatori dell’Istituto nanoscienze del Cnr ha messo a punto un nuovo tipo di sensori che sfruttano il grafene per rivelare le onde terahertz. Nel reticolo del grafene gli elettroni sono in grado di muoversi con velocità estremamente elevate, di conseguenza il materiale risponde in modo molto efficiente quando i suoi elettroni sono investiti da radiazione elettromagnetica, in particolare nello strategico intervallo di frequenze dei terahertz, una radiazione elettromagnetica di frequenza di poco superiore alle microonde, ideale per applicazioni nei controlli di sicurezza su passeggeri senza rischi per la salute.

Fermi indaga la storia delle stelle
"Fermi", il telescopio spaziale della NASA dedicato allo studio dei raggi gamma di origine cosmica, vede la luce. Una luce antica, quella emessa dalle stelle nelle varie epoche cosmiche e che interagisce con i raggi gamma provenienti dalle galassie più lontane. Riesce cioé a vedere attraverso una vera e propria nebbia, fornendo una misura della luce emessa dalle differenti generazioni di stelle, aiutando così ad esplorare meglio le fasi di formazione stellare nella storia dell’universo.

La doppia natura della luce
Misurata per la prima volta la doppia natura della luce, che secondo la meccanica quantistica è composta da fotoni, elementi che sono simultaneamente sia particelle che onde. Un team di fisici dell’università di Bristol – fra cui anche uno scienziato italiano, Alberto Peruzzo – è riuscito a inventare uno strumento in grado di misurare contemporaneamente la doppia natura dei fotoni, seguendo il principio della non-località: ciò che accade in un luogo non può influire immediatamente su ciò che accade in un altro luogo. L’esperimento ha certificato che il fotone si è comportato simultaneamente sia come un’onda che come una particella, confutando di fatto i modelli in cui il fotone è alternativamente o un’onda o una particella.

2018-06-05T17:33:26+02:00