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Egnos: il sistema satellitare e il trasporto ferroviario

L' Agenzia Spaziale Italiana e la Regione Sardegna siglano il protocollo

18 Gennaio 2013

Il sistema satellitare Egnos e il trasporto ferroviario, parte la sperimentazione in Sardegna

La collaborazione è partita. Da un lato la Regione Sardegna, dall’altro l’Agenzia spaziale Italiana. Il campo d’azione è quello del sistema di controllo satellitare della circolazione ferroviaria e dell’infomobilità. Il protocollo è stato siglato il 14 gennaio e i lavori dureranno 3 anni. La sperimentazione prevede di applicare le tecnologie satellitari per il controllo del traffico sui binari e per diffondere informazioni legate alla mobilità, allo scopo di migliorare il trasporto di passeggeri e merci. Il sistema satellitare già operativo che viene utilizzato è quello EGNOS, vale a dire Sistema geostazionario europeo di navigazione di sovrapposizione. E’ costituito da una rete di satelliti e basi terrestri, ed è utilizzato, finora, per aeronavigazione e navigazione via mare.
Ce ne parla: Alberto Tuozzi Responsabile Asi Unità Navigazione


esopianeti abitabili potenziali vita catalogoL’abbondanza della via Lattea: i pianeti della nostra galassia sono almeno 100 miliardi
Il numero è da capogiro: un centinaio di miliardi. Ed è approssimato per difetto, dicono gli esperti. Tanti sarebbero i pianeti della Via Lattea, secondo lo studio del California Institute of Technology di Pasadena, che, prendendo a modello i corpi celesti orbitanti intorno alla stella Kepler-32, ha prodotto la stima. E’ la prima volta, come scrivono alla Nasa, che si usa questo metodo: viene considerato il sistema planetario di una nana di tipo M e partendo da lì si calcola l’abbondanza planetaria della galassia, combinando insieme la probabilità di scovare pianeti con un orientamento simile a quello della stella, con il numero di sistemi planetari identificabili dal telescopio spaziale Kepler, il cacciatore di esopianeti. Ed ecco il risultato: 100 miliardi.

La lunga strada verso la vita passa anche dal ghiaccio su Titano
Nel sistema solare esiste un solo altro pianeta oltre alla Terra ad avere sulla sua superficie delle masse stabili di acqua. Parliamo di Titano e della sua fitta rete di mari fatti di idrocarburi, nell’emisfero nord, e di laghi, nell’emisfero sud. E se questi si ricoprissero di ghiaccio?Laghi di Titano L’ipotesi non appare più tanto infondata. Gli idrocarburi, come etano e metano, potrebbero essere i mattoni grazie a cui si è potuta sviluppare la vita, pensano gli scienziati. E proprio su di loro si basa il ciclo dell’acqua di Titano. Per sapere, però, se si forma del ghiaccio in grado di galleggiare, ipotesi avanzata da un nuovo modello teorico degli scienziati della missione Cassini, bisogna attendere il disgelo. Che su Titano è appena cominciato.


Cometa IsonTra comete ed eclissi ecco il 2013 astrale
Come sarà il cielo nei prossimi 12 mesi? Quest’anno promette di essere, astronomicamente parlando, quello delle comete. Prima sarà la volta di Panstarrs, che farà la sua comparsa nelle settimane centrali di marzo, quando si troverà a passare a 45 milioni di km dal Sole. Poi, in dicembre, toccherà ad Ison. La cometa dovrebbe essere visibile per tutto il mese, anche di giorno, e sfiorerà la Terra, passando a 64 milioni di km di distanza. In primavera ed autunno il Sole e la Luna nasconderanno la loro faccia, ma dall’Europa saranno visibili solo le eclissi del nostro satellite. A giugno, invece, tutti con gli occhi al cielo: il debutto dell’estate porterà con sé la luna più brillante dell’anno, la Super Moon.

L’inibizione della ceramidasi acida, una nuova via contro i tumori
Per aumentare l’efficacia delle terapie e indebolire le cellule tumorali, si può agire su un enzima, la ceramidasi acida. Lo dimostra una ricerca dell’Istituto italiano di tecnologia, pubblicata su Scientific Reports. Gli scienziati spiegano come siano riusciti a sviluppare una nuova classe di farmaci in grado di inibire selettivamente l’azione dell’enzima, e che in futuro potrebbero essere utilizzati per il trattamento dei tumori che sviluppano resistenza a radio e chemioterapia. Le patologie per cui si potrebbe utilizzare questa via sono melanomi, tumori del colon, della prostata e del seno.


2018-06-05T17:32:57+02:00