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Neo Coordination Center, oggetti pericolosi nel mirino

Inaugurato a Frascati un nuovo centro dell'Agenzia Spaziale Europea: è il NEO (Near-Earth Objects) Coordination Center.

La caccia è aperta. Nel nostro sistema solare ci sono circa 600.000 asteroidi conosciuti e almeno 10.000 di questi hanno orbite che li fanno transitare vicino alla terra. Per osservarli e raccogliere più informazioni possibili su di loro è stato inaugurato a Frascati un nuovo centro dell’Agenzia Spaziale Europea: è il NEO (Near-Earth Objects) Coordination Center. Sarà questo l’hub centrale per accedere ad una rete di sorgenti di dati nell’ambito del programma Esa Space Situational Awareness (SSA). In questo modo, tutti gli oggetti che orbitano nelle vicinanze del nostro pianeta, dagli asteroidi alle comete con dimensioni che vanno dai metri alle decine di chilometri, saranno sotto controllo, mettendo insieme tutte le osservazioni che vengono sia da professionisti che da amatori, monitorandole e aggiornandole. 

Proprio l’osservazione è fondamentale, come spiega Gian Maria Pinna dell’SSA


Il centro di coordinamento di Frascati è il frutto di una collaborazione transanazionale con cui l’Europa darà il suo contributo alla caccia di scala mondiale a tutti quegli oggetti pericolosi che potrebbero colpire il nostro pianeta. Tutte le principali istituzioni spaziali, infatti, se ne occupano da tempo, studiandone orbite e natura, con l’obiettivo di mettere a punto misure di sicurezza adeguate.

Ad inaugurare il centro, il 21 maggio., Thomas Reiter dell’Esa, insieme ad Augusto Cramarossa e a Claudio Portelli, rispettivamente delegato Italiano del Consiglio dell’ESA e delegato Italiano del Programma SSA, entrambi dell’Agenzia spaziale italiana. 


scoperto primo dinosauro anticoMamma e papà’ dinosauro covavano insieme
Non erano solo i dinosauri maschi a covare. Lo facevano insieme alle femmine, alternandosi nella cura delle uova. Lo ha scoperto un gruppo di paleontologi di due università americane, che ha messo a confronto fossili e uccelli viventi per decodificare i comportamenti dei teropodi, i dinosauri progenitori degli uccelli, vissuti 220 milioni di anni fa. A concorrere alla scoperta, gli indicatori sullo stadio di maturità alla nascita, associati ai fattori già considerati negli studi precedenti, come le dimensioni delle femmine, degli artigli e delle uova. La conferma è che l’osservazione delle specie viventi aiuta a far luce su quelle estinte e la novità della cova condivisa tra mamma e papà dinosauro aiuta a capire come si sono evoluti i rapporti evolutivi fra rettili e uccelli. 

Sham 1, l’impianto da record
E’ il più grande impianto termodinamico del mondo. Si chiama Shams1 e si trova a 120 chilometri a sud-ovest di Abu-Dhabi. La produzione di energia elettrica funziona così: ci sono superfici paraboliche a specchio che concentrano e focalizzano la luce solare; così, riscaldano alcune vasche predisposte per lo scambio di energia sotto forma di calore. Si produce, in questo modo, vapore acqueo a elevata pressione, che viene convogliato nei collettori termici dell’impianto e consente di mettere in moto le turbine che attivano a loro volta un generatore elettrico. Tutto questo su una superficie grande come 285 campi da calcio. L’impianto da record è in grado di assicurare energia ad almeno 20.000 abitazioni, risparmiando ogni anno all’atmosfera circa 175 mila tonnellate di anidride carbonica.

satellite russo detriti spazialiQuei detriti lunari che vengono da lontano
Gli “strani minerali” osservati nel bel mezzo di alcuni crateri da impatto sulla Luna arriverebbero dai meteoriti, che, in passato, colpirono il nostro satellite. Si è sempre ritenuto che fossero di origine lunare, ma un modello di simulazione di impatti con alto angolo ed eccezionalmente lenti mette in discussione questa convinzione. Se l’impatto, infatti, avviene a meno di 43.000 km/h, la roccia che precipita sul suolo non si vaporizza, ma si trasforma in una pioggia di detriti, che poi si accumulano nel cratere stesso. Gli spinelli, cioè materiali a base di magnesio e alluminio, potrebbero quindi discendere da frammenti di pianeti risalenti alle prime fasi di formazione del Sistema solare. Alcuni persino dalla Terra. Questo significa che sulla Luna potrebbero esserci materiali protobiologici provenienti dal nostro pianeta, ma che da noi non sono più reperibili.

Parmitano nello spazio, partita la missione ‘Volare’ 
Il momento che sognava fin da bambino è arrivato il 28 maggio alle 22.31, ora italiana. Dallo spazioporto di Baikonur è partita in perfetto orario la navicella Soyuz, il ‘taxi degli astronauti’. A bordo l’italiano Luca Parmitano, l’americana Karen Nyberg e il comandante russo Fyodor Yurchikhin. In sei ore circa sono arrivati alla Stazione spaziale internazionale, dove resteranno per 178 giorni. In Italia, l’Asi ha organizzato nella sua sede la diretta streaming del lancio, con la telecronaca dell’astronauta Samantha Cristoforetti. Adesso ad attendere il siciliano Parmitano c’è un grande primato: sarà lui il primo astronauta di casa nostra a passeggiare nello spazio. A luglio sono previste tre uscite dalla Stazione, i cui moduli abitativi sono costruiti per oltre il 50% nel nostro Paese.

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2018-06-05T17:31:21+02:00