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Luca Parmitano, le fasi salienti della passeggiata spaziale

Riviviamo insieme le fasi che hanno portato Luca Parmitano fuori dalla Stazione Spaziale Internazionale attraverso i VIDEO e le FOTO della NASA

È stata un successo sotto tutti i punti di vista, la prima passeggiata spaziale di un italiano: Luca Parmitano, primo a volare della nuova generazione degli astronauti dell’Agenzia spaziale Europea (l’Esa), ha finalmente realizzato il suo sogno di sempre e ha dato il meglio di sé, con grande entusiasmo. Dando vita a una giornata indimenticabile, che ha fatto dell’Italia il decimo paese ad affrontare una “spacewalk”.

«Dedico la mia prima passeggiata spaziale a tutta l’Italia e agli italiani», ha detto nella sua lingua madre il nostro astronauta appena rientrato da 6 ore e 15 minuti di lavoro serrato insieme con il collega americano Christopher Cassidy. La missione Volare, la prima di lunga durata dell’Agenzia spaziale Italiana (l’Asi), ha segnato un traguardo importantissimo: «Abbiamo realizzato un sogno», ha detto il presidente dell’Asi, Enrico Saggese. Gli auguri del Ministro per l’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sono arrivati via Twitter, mentre per Claudio Sollazzo, direttore di missione Columbus dell’Esa, la prima passeggiata spaziale di un italiano è una «frontiera» che potrebbe forse «riuscire a svegliare l’Italia dal suo torpore scientifico».



Tutto è andato perfettamente, tanto che i due astronauti hanno concluso le attività previste con un’ora di anticipo e ne hanno anticipate alcune inizialmente in programma per la seconda passeggiata del 16 luglio, che vedrà ancora protagonisti Parmitano e Cassidy.

Il primo uscire è stato Cassidy, un “veterano”, alla quinta passeggiata spaziale. Parmitano lo ha seguito subito dopo. È stato un esordio in sordina, colpevole l’oscurità nella quale ha avuto inizio la “passeggiata”. Parmitano ha raggiunto la struttura della stazione orbitale nella quale si trova l’esperimento Misse 8, che studia il comportamento di alcuni materiali esposti allo spazio. Dalla scatola con i moduli dell’esperimento, Parmitano ha recuperato due unità e le ha portate al sicuro nel modulo di depressurizzazione. Quindi ha fotografato il cacciatore di antimateria Ams (Alpha magnetic spectrometer), destinato a scoprire le tracce dell’antimateria e della materia oscura. Le immagini aiuteranno i ricercatori a valutare lo stato di “salute” di questo strumento unico, pesante 7 tonnellate e costato 2 miliardi di dollari.



Poi è incominciata la fase più “avventurosa” e spettacolare della passeggiata spaziale, nella quale Parmitano si è assicurato al braccio robotico della stazione
orbitale per mezzo di una struttura cui ha assicurato i piedi. Ha quindi incominciato una lunga fase di attività a testa in giù, spostandosi da un lato all’altro del lungo traliccio al quale sono ancorati pannelli solari per raggiungere le strutture sulle quali montare i nuovi radiatori termici. A manovrare il braccio robotico, dall’interno della stazione orbitale, la collega americana Karen Nyberg. Cassidy, intanto, raggiungeva gli stessi punti ancorandosi al corrimano.


2018-06-05T17:30:37+02:00