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Mammut: estinti per colpa dei cambiamenti climatici

Lo sostiene uno studio del museo di storia naturale di Stoccolma che e' stato pubblicato sulla rivista britannica 'Proceedings of the Royal Society'. 

12 Settembre 2013
L’estinzione dei mammut è stata dovuta al cambiamento climatico, non all’uomo. Ad evidenziarlo è uno studio condotto dagli scienziati del museo di storia naturale di Stoccolma, pubblicato sul magazine britannico ‘Proceedings of the Royal Society’. In particolare, gli scienziati hanno analizzato ossa e denti scoperti dai paleontologi esperti dei grossi erbivori.


È stato così scoperto che uno sconosciuto lignaggio europeo di mammut una volta abitava sulla Terra. Il mammut lanoso – un antico parente dell’elefante asiatico – era solito vagare nelle regioni del nord-est della Siberia, 700 mila anni fa. I resti fossili suggeriscono che gli habitat di tali animali si estendessero attraverso gran parte del nord Eurasia e del Nord America nel corso di un periodo globale caratterizzato da basse temperature, chiamato tardo Pleistocene.


I ricercatori del Museo Svedese di Storia Naturale di Stoccolma hanno analizzatogli 88 nuovi campioni di DNA appartenenti al mammut lanoso, i cui resti sono conservati nel museo, incrociandoli con più di 200 set di dati genetici esistenti per creare il modello computerizzato più completo riguardante le variazioni dinamiche della popolazione dell’animale nel tempo.

È così emerso che tali animali si estinsero poco dopo il Pleistocene. Fino ad ora, gli studi genetici precedenti erano giunti alla conclusione che due popolazioni distinte di mammut avesseropo popolato il permafrost di Siberia e Nord America. Tuttavia, poco si sa riguardo alle popolazioni europee, a causa della mancanza di permafrost e la conseguente perdita delle informazioni genetiche di quella regione:



Utilizzando però i resti fossili del museo di Stoccolma, i ricercatori svedesi hanno scoperto che circa 34 mila anni fa, una popolazione siberiana distinta sembrava aver sostituito la popolazione europea di mammut. Il modello ha anche indicato che la popolazione fosse diminuita e si fosse geograficamente frammentata circa 120.000 anni fa, durante un periodo climaticamente caldo.

La definitiva estinzione dei mammut ebbe luogo 11.000 anni fa, nel corso di un periodo globale caldo alla fine dell’ultima era glaciale. I ricercatori hanno a lungo discusso la possibilità che la frammentazione degli habitat avesse aggravato la situazione di questi animali in via di estinzione, ma non c’erano molte prove a sostegno della teoria.



Ma ora, grazie alla nuova prova genetica, è stato dimostrato che le popolazioni si frammentarono durante gli ultimi periodi caldi, lasciando ipotizzare ai ricercatori che gli animali si estinsero per via dei cambiamenti climatici.

Lo studio è stato pubblicato su Pnas.

2018-06-05T17:30:02+02:00