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Ison: i misteri e le news sulla “cometa del secolo” – UNDICESIMA PUNTATA

Ison e le tre sorelle presto ci faranno visita. La cometa si è sufficientemente illuminata da poter essere osservata con un buon binocolo. Le News dal Web

13 Novembre 2013
La cometa ISON ora brilla come una stella di magnitudine 8, troppo debole per essere vista ad occhio nudo ma facile da individuare con un binocolo o un piccolo telescopio. Il 28 novembre sarà il giorno in cui la sua orbita la porterà a soli 1,2 milioni di chilometri dal Sole e allora vedremo di che stoffa è fatta! La cometa è ora in viaggio attraverso la costellazione della Vergine ed è visibile sul basso orizzonte orientale prima dell’alba. In realtà, la ISON non è la sola cometa presente nel cielo di novembre ma è insieme ad altre tre compagne:


C/2012 S1 Ison
Forse non sarà la cometa del secolo, come acclamato dalla sua scoperta nel 2012 fino a qualche mese fa, ma la Ison comincia a diventare visibile sui nostri cieli. Di lei si è detto di tutto e di più: avrebbe dovuto brillare più della Luna piena, ma ancora appare poco luminosa, ben al di sotto delle aspettative. Però si può già osservare con un binocolo (è di magnitudine 8, cioè al limite della visibilità a occhio nudo) proprio sotto la costellazione della Vergine. Il 17 e 18 Novembre si troverà prospetticamente vicinissima a Spica, la stella più brillante della costellazione. Tenete d’occhio questa stella e la individuerete facilmente nel cielo. Appare di colore verdognolo e mostra anche una discreta chioma. Però, solo dopo il passaggio intorno al Sole, il 29 novembre, se non sarà disintegrata dalle sue forze mareali e dal calore, si potrà forse guardare anche senza strumenti.




C/2013 R1 Lovejoy
Molto più brillante della Ison, in tutti i sensi, la C/2013 Lovejoy è già visibile a occhio nudo (ma in luoghi particolarmente bui) vicino alla costellazione del Cancro. Attenzione a non confonderla con quella macchiolina lattiginosa al centro della costellazione, che è invece l’ammasso stellare del Presepe (M44) i cui singoli astri sono risolvibili con un binocolo. Il suo cammino sulla volta celeste proseguirà attraversando la testa del Leone (13 e 14 novembre) dirigendosi quindi verso l’Orsa Maggiore (dal 19 in avanti). Scoperta appena il 7 settembre 2013 dall’astrofilo australiano Terry Lovejoy con il suo telescopio amatoriale, è la più luminosa del quartetto: attualmente è di magnitudine 6 ma si prevede che durante il punto di massima vicinanza alla Terra (il 19 novembre a sessanta milioni di chilometri) diventerà ancora più brillante, raggiungendo la magnitudine 5, valore paragonabile quasi alle stelle del Grande Carro. Tre giorni prima di Natale passerà alla minima distanza dal Sole (perielio) a circa centoventi milioni di chilometri.



2P/Encke
E poi c’è la Enche, una “vecchia conoscenza”. Infatti è nota già da un paio di secoli e vanta un primato particolare: è la cometa col più breve periodo orbitale. Gira intorno al Sole ogni tre anni e mezzo circa e anche se il suo nucleo è grande quasi cinque chilometri, riflette meno del cinque per cento della luce solare, ma durante il passaggio al perielio di novembre sarà intorno alla settima magnitudine. Si vedrà molto bassa sull’orizzonte, attraversando anch’essa la costellazione della Vergine, e dal 19 al 20 del mese, sempre a causa della prospettiva ottica, sarà praticamente “incollata” a Mercurio, quindi non difficile da localizzare.



C/2012 X1 LINEAR
Nome e numero sono omonimi dell’osservatorio e dell’anno della sua scoperta. È la meno luminosa del gruppo e per vederla ci vuole proprio il binocolo. Anzi, non si sarebbe nemmeno dovuta vedere così brillante, se non fosse che qualche mese fa, forse a causa dell’avvicinamento al calore solare, è avvenuto un fenomeno particolare: il suo nucleo è parzialmente esploso, eruttando polveri e gas che, illuminati dalla luce del Sole, ne hanno incrementato lo splendore. Adesso è duecentocinquanta volte più luminosa del previsto, sebbene sia solo di magnitudine 8,5 (la magnitudine è una misura della luminosità ma su scala logaritmica). Il punto di riferimento per osservarla è Arturo, la stella più brillante della costellazione del Boote con la quale si troverà in congiunzione dal 15 al 18 novembre.
Nella cartina sono segnati i rispettivi percorsi con le date significative per ciascuna cometa: in rosa la Ison, in giallo la Lovejoy, in verde la Linear e infine in rosso la Encke. [fonte]

 



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