– SCOPERTO IL FRATELLO DEL SOLE
– PUNTO DI NON RITORNO PER L’ANTARTIDE
– SCIENCE CAMP, TRA NATURA E SCOPERTE
La scienza va avanti per tentativi, correzioni e ricerche. Così come è stato in passato, anche i sei mesi della missione ‘Futura’ di Samantha Cristoforetti possono rappresentare un piccolo grande passo verso il progresso.
Non si può parlare ancora di emergenza rifiuti ma, il problema dei detriti di ogni genere vaganti nello spazio c’è. A ripulire lo spazio infinito ci penserà, a breve, il primo ‘robot spazzino’, un braccio meccanico messo a punto dai ricercatori del Polytechnique Fédérale de Lausanne. Il robot, della grandezza di circa un metro e mezzo, dispone di una mano con quattro dita progettata per afferrare oggetti volanti dalle forme più svariate e dalle traiettorie variabili e complesse. Proprio quella di poter catturare gli oggetti vaganti al primo tentativo è stato, per i ricercatori, il maggior scoglio da superare. La soluzione in un’equazione in grado di far reagire, grazie ad una serie di giunture meccaniche, telecamere e parametri preimpostati, il robot in appena cinque centesimi di secondo.
SCOPERTO IL FRATELLO DEL SOLE
Anche il Sole ha un suo fratello. È HD 162826, una stella formatasi, con molta probabilità, dalla stessa nube di polvere e gas. Posizionata tra la costellazione di Ercole e quella della Lira, a circa 110 anni luce dalla Terra, HD 162826 risulta essere il 15 per cento più massiccia del nostro Sole, e il suo sistema solare, seppur sterile, grazie alla sua luce, potrebbe aiutare gli scienziati a scoprirne altri. Il suo avvistamento si deve a un team di ricercatori dell’Università di Austin, nel Texas, guidati dall’astronomo Ivan Ramirez. La scoperta sarà pubblicata sul prossimo numero di giugno della rivista ‘The Astrophysical Journal’. ‘Se riusciamo a capire in quale parte della galassia si sia formato il Sole, ha detto Ramirez, saremo in grado di vincolare le condizioni nel Sistema Solare primordiale, e questo potrebbe aiutarci a capire perché siamo qui’. Per l’astronomo, dove è presente una stella simile o uguale al nostro Sole, è possibile che vi siano altri pianeti che ospitano la vita per come la conosciamo, anche se da ‘uomo di scienza’, ha spiegato ancora Ramirez, ‘le possibilità sono piccole’, ma non pari a zero.
PUNTO DI NON RITORNO PER L’ANTARTIDE
Si moltiplicano, lasciando poco spazio ai dubbi, gli studi scientifici sui pericoli legati allo scioglimento dei ghiacci antartici. Il 7 maggio scorso la pubblicazione, sulla rivista scientifica ‘Nature Climate Change’, di uno studio sulla fragilità del bacino di Wilkes, la vasta distesa di ghiaccio nell’Antartide orientale. Ieri, l’annuncio di due nuovi lavori, questa volta sul futuro della calotta glaciale occidentale, il cosiddetto Western Antarctic Ice Sheet. Sia l’Università di Washington che la Nasa, in collaborazione con l’Università della California, parlano ormai, dopo aver studiato l’area lungo la costa di Amusden, dove si trova il ghiacciaio Thwaites, di ‘punto di non ritorno’. Le ricerche concordando, infatti, sul fatto che il ghiacciaio, come altri vicini, ha iniziato a collassare. Secondo le simulazioni effettuate, la perdita di ghiaccio continuerà, nel corso del prossimo secolo, con una velocità piuttosto modesta, ma tra 200-500 anni accelererà in maniera repentina e potrebbe determinare un innalzamento del livello dei mari anche di 3 o 4 metri.
SCIENCE CAMP, TRA NATURA E SCOPERTE
Esperimenti, gite nel verde ed invenzioni: quest’estate un gruppo di divulgatori scientifici ha deciso di organizzare uno ScienceCamp in Val Samoggia. La formula è stata già testata in Piemonte e Lombardia ed approda in Emilia Romagna grazie al team di TecnoScienza, di cui fanno parte gli autori più noti di libri di scienza per ragazzi. Nel Camp ci saranno attività su misura, ritagliate sulle esigenze delle diverse fasce d’età, in un continuo avvicendarsi di momenti di scoperta e momenti di sperimentazione, senza dimenticare giochi, sport e gite all’aria aperta. I ragazzi avranno anche la possibilità di preparare un loro progetto da presentare ai genitori all’ultimo giorno, durante la Festa della scienza.