– L’ISOLA CHE NON C’E’ SU TITANO
– NASA, LA CACCIA AGLI ASTEROIDI CONTINUA
– UN MESSAGGIO PER GLI ALIENI
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Sono quattro gli italiani al vertice della ricerca astrofisica mondiale, secondo l’ultima analisi dell’istituto di ricerca Thomson Reuters: Paolo Giommi, responsabile dell’ASI Science Data Center (ASDC) dell’Agenzia Spaziale Italiana, Patrizia Caraveo, direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano dell’INAF, Andrea Cimatti, Professore Ordinario dell’Università di Bologna e associato INAF, Alvio Renzini dell’Osservatorio Astronomico di Padova dell’INAF, adesso in pensione (l’unico presente nella classifica precedente, pubblicata nel 2001). La classifica si basa sulle pubblicazioni scientifiche e sulle citazioni. La rosa dei quattro astrofisici top del nostro Paese compare nella sezione Space Science del report.
L’ISOLA CHE NON C’E’ SU TITANO
Titano è una delle lune di Saturno ed ospita molti mari di idrocarburi. In uno di questi c’è una zona che gli astrofili hanno subito definito ‘magica’, perché appare e scompare. La scoperta è opera della sonda Cassini, nata dalla collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), ed è stata pubblicata sulla rivista Nature Geoscience. Analizzando alcune immagini inviate il 10 luglio 2013 e confrontandole con quelle più vecchie, i ricercatori hanno scoperto con sorpresa la comparsa di una nuova ‘isola’ apparsa nel mare Ligeia. Tra le cause più accreditate del fenomeno dell”isola magica’ ci sono un errore nella percezione dei radar causato dalle onde oppure il fatto che si tratterebbe di un deposito di materiali portati dalle correnti, ma c’è anche l’ipotesi per cui si tratterebbe di gas ribollenti in risalita in superficie. In ogni caso il fenomeno sarebbe temporaneo.
NASA, LA CACCIA AGLI ASTEROIDI CONTINUA
Si chiama 2011MD ed è il candidato scelto dalla Nasa per la storica missione di conquistare un asteroide. La Nasa ha infatti in programma, per il 2019, di catturare uno di questi corpi celesti e pilotarlo nell’atmosfera della Luna per poi poterlo esplorare. Il candidato in questione è un asteroide con un diametro inferiore ai sei metri e, come rilevato dal telescopio spaziale Spitzer, è un agglomerato di rocce tenute insieme da una debole attrazione gravitazionale. La Nasa, però, non ha ancora stabilito ufficialmente quale procedura seguire. La scelta è tra l’operazione su un asteroide di piccole dimensioni e quella, invece, che prevede di staccare un masso da un asteroide più grande.
UN MESSAGGIO PER GLI ALIENI
Se avete sempre sognato di parlare con E.T. questo è il vostro momento. La Nasa lancerà il prossimo 25 agosto ‘One Earth Message’, il primo progetto aperto per selezionare materiale da inviare nello spazio allo scopo di comunicare con gli alieni. Il mezzo sarà la sonda New Horizons che l’anno prossimo arriverà in prossimità di Plutone e, dopo aver compiuto l’osservazione del pianeta e del suo satellite Caronte, proseguirà il suo viaggio indefinitamente. L’idea di inviare un messaggio nello spazio profondo è di Jon Lomberg, che già negli anni Settanta aveva lavorato al disco lanciato nello spazio grazie alle sonde Voyager, il cui obiettivo era comunicare un’immagine della Terra a forme di vita aliene. Anche se la sonda non dovesse mai incontrare un extraterrestre, si tratterà comunque di un progetto di grande valore per la cooperazione e la cratività, spiegano gli scienziati.