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Avamposto42, i consigli dallo spazio su cibo e salute

Si chiama Avamposto42 ed e' il primo sito web dedicato alla nutrizione e alla salute nello spazio e sulla Terra. Lo ha presentato nella sede dell'Agenzia spaziale italiana l'astronauta Samantha Cristoforetti
Si chiama Avamposto42 ed e’ il primo sito web dedicato alla nutrizione e alla salute nello spazio e sulla Terra. Lo ha presentato nella sede dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) Samantha Cristoforetti, la prima astronauta donna italiana a volare oltre l’atmosfera. La sua missione, ‘Futura’, raggiungera’ la Stazione spaziale internazionale il prossimo novembre e sara’ caratterizzata dal tema della nutrizione. Lo ha scelto lei stessa "un paio di anni fa", spiega ai cronisti a margine della presentazione, "perche’ volevo affrontare argomenti che potessero essere di grande interesse anche per chi non vola nello spazio". Da qui l’idea del sito, che deve il nome al libro ‘Guida galattica per autostoppisti’. Il numero della missione, la 42, corrisponde al numero che, nel libro, e’, ironicamente, la risposta a tutte le domande. Avamposto, invece, e’ perche’ la Stazione e’ l’avamposto di tutta l’umanita’ nello spazio. Il sito, realizzato grazie ad Asi, Esa ed Aeronautica militare (Cristoforetti e’ un pilota militare con il grado di capitano) avra’ anche profili social su Facebook e Twitter e conterra’ una sezione dedicata alle domande degli utenti, ‘Chiedilo a Samantha’.


Il sito dara’ quindi tutte le indicazioni e i consigli per mantenere uno stile di vita sano sulla Terra, avvalendosi delle conoscenze avanzate della tecnologia e della medicina spaziali (nel video ascolta Filippo Ongaro, esperto in medicina antiaging)

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La missione ‘Futura’ sarà un baluardo nello spazio per la tecnologia e l’innovazione. Due in particolare le novità da tenere sotto controllo. Ce ne parla il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston. E a volare nello spazio con Samantha Cristoforetti sarà anche una bandiera, quella del WeFly! team: la pattuglia acrobatica, unica al mondo, formata da piloti disabili. “Non e’ un messaggio per i disabili. Questo e’ un messaggio per tutti gli altri", ha spiegato l’astronauta (nel video ascolta il pilota Marco Cherubini)


ASTROFISICA, QUATTRO ITALIANI AI VERTICI MONDIALI
Sono quattro gli italiani al vertice della ricerca astrofisica mondiale, secondo l’ultima analisi dell’istituto di ricerca Thomson Reuters: Paolo Giommi, responsabile dell’ASI Science Data Center (ASDC) dell’Agenzia Spaziale Italiana, Patrizia Caraveo, direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano dell’INAF, Andrea Cimatti, Professore Ordinario dell’Università di Bologna e associato INAF, Alvio Renzini dell’Osservatorio Astronomico di Padova dell’INAF, adesso in pensione (l’unico presente nella classifica precedente, pubblicata nel 2001). La classifica si basa sulle pubblicazioni scientifiche e sulle citazioni. La rosa dei quattro astrofisici top del nostro Paese compare nella sezione Space Science del report.

L’ISOLA CHE NON C’E’ SU TITANO
Titano è una delle lune di Saturno ed ospita molti mari di idrocarburi. In uno di questi c’è una zona che gli astrofili hanno subito definito ‘magica’, perché appare e scompare. La scoperta è opera della sonda Cassini, nata dalla collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), ed è stata pubblicata sulla rivista Nature Geoscience. Analizzando alcune immagini inviate il 10 luglio 2013 e confrontandole con quelle più vecchie, i ricercatori hanno scoperto con sorpresa la comparsa di una nuova ‘isola’ apparsa nel mare Ligeia. Tra le cause più accreditate del fenomeno dell”isola magica’ ci sono un errore nella percezione dei radar causato dalle onde oppure il fatto che si tratterebbe di un deposito di materiali portati dalle correnti, ma c’è anche l’ipotesi per cui si tratterebbe di gas ribollenti in risalita in superficie. In ogni caso il fenomeno sarebbe temporaneo.

NASA, LA CACCIA AGLI ASTEROIDI CONTINUA
Si chiama 2011MD ed è il candidato scelto dalla Nasa per la storica missione di conquistare un asteroide. La Nasa ha infatti in programma, per il 2019, di catturare uno di questi corpi celesti e pilotarlo nell’atmosfera della Luna per poi poterlo esplorare. Il candidato in questione è un asteroide con un diametro inferiore ai sei metri e, come rilevato dal telescopio spaziale Spitzer, è un agglomerato di rocce tenute insieme da una debole attrazione gravitazionale. La Nasa, però, non ha ancora stabilito ufficialmente quale procedura seguire. La scelta è tra l’operazione su un asteroide di piccole dimensioni e quella, invece, che prevede di staccare un masso da un asteroide più grande.

UN MESSAGGIO PER GLI ALIENI
Se avete sempre sognato di parlare con E.T. questo è il vostro momento. La Nasa lancerà il prossimo 25 agosto ‘One Earth Message’, il primo progetto aperto per selezionare materiale da inviare nello spazio allo scopo di comunicare con gli alieni. Il mezzo sarà la sonda New Horizons che l’anno prossimo arriverà in prossimità di Plutone e, dopo aver compiuto l’osservazione del pianeta e del suo satellite Caronte, proseguirà il suo viaggio indefinitamente. L’idea di inviare un messaggio nello spazio profondo è di Jon Lomberg, che già negli anni Settanta aveva lavorato al disco lanciato nello spazio grazie alle sonde Voyager, il cui obiettivo era comunicare un’immagine della Terra a forme di vita aliene. Anche se la sonda non dovesse mai incontrare un extraterrestre, si tratterà comunque di un progetto di grande valore per la cooperazione e la cratività, spiegano gli scienziati.

2018-06-05T17:27:27+02:00