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Vega, avanti tutta: in arrivo altri dieci lanciatori

È stato firmato al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca il contratto definitivo con cui l'azienda francese Arianespace acquista dieci lanciatori Vega

31 Ottobre 2014
È stato firmato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il contratto definitivo con cui l’azienda francese Arianespace acquista dieci lanciatori Vega, prodotti dall’italiana Elv (nata dalla partecipazione al 70% di Avio e al 30% dell’ Agenzia spaziale italiana). Il valore dell’operazione è di 257 milioni di euro. "È un evento importante per la ricerca in campo aerospaziale- commenta il Ministro Stefania Giannini- ed è l’occasione per sottolineare la produttività della collaborazione scientifica tra Italia e Francia".

– NASA, RAZZO ESPLODE DOPO IL LANCIO
– UN FRAMMENTO DI LUNA ESPOSTO A MILANO
– LE PREVISIONI DELL’ERUZIONE SOLARE
– AMBITION, LO SPETTACOLARE CORTO SU ROSETTA

Una collaborazione che garantisce, per i prossimi tre anni, la realizzazione di 10 piccoli lanciatori Vega, che porteranno nello spazio satelliti e apparecchiature di ogni Paese. Sono attesi tre lanci ogni anno.
Vega è un gioiellino della tecnologia italiana. E’ un vettore, lo ricordiamo, progettato per trasportare in orbita dei piccoli carichi per poi posizionarli su orbite diverse. Proprio questa particolarità lo rende speciale, perché è una funzione non comune in lanciatori delle sue dimensioni. E’ alto più o meno trenta metri, è formato da un corpo singolo a quattro stadi e, al momento del decollo, pesa 137 tonnellate.


"Questo contratto dimostra la validità del progetto industriale- spiega il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston– è un riconoscimento dell’impegno preso un anno fa, ora arrivato alla fase esecutiva”. Vega catalizzerà molti servizi in Italia. Oltretutto contribuisce in maniera sostanziale al mantenimento di oltre mille posti di lavoro qualificati in Italia e altrettanti in Europa, almeno fino al 2018.

NASA, RAZZO ESPLODE DOPO IL LANCIO
Sei secondi dopo il lancio un razzo commerciale diretto sulla Stazione spaziale internazionale è esploso nei cieli della Virginia, a Wallops Island. Si trattava di Antares, messo a punto dalla compagnia privata Orbital Science Corp per conto della Nasa. Trasportava rifornimenti di viveri e apparecchiature per più di due tonnellate. A bordo c’erano anche due esperimenti destinati alla missione ‘Futura’ di Samantha Cristoforetti: ‘Wearable monitoring’, per il controllo della qualita’ del sonno degli astronauti, e di un esperimento sulla struttura cellulare. Ma non c’e’ niente da temere, assicura il presidente dell’agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston: "Sono gia’ pronte le copie di backup di entrambi. Con il prossimo invio arriveranno sulla Stazione spaziale internazionale".

UN FRAMMENTO DI LUNA ESPOSTO A MILANO
Nel nuovo padiglione Spazio del museo della Scienza di Milano trova posto anche un reperto eccezionale: un frammento di roccia lunare, riportato sulla Terra nel 1972. La missione che se ne occupò, Apollo 17, fu l’ultima a prevedere lo sbarco umano sul nostro satellite. Come ‘souvenir’ portò indietro circa 200 chili di rocce. L’ultimo uomo ad aver messo piede sulla Luna, Eugene Cernan, comandante della missione, ha inaugurato l’esposizione milanese. "Il pezzo che c’è qui è un po’ di Luna che personalmente ho riportato sulla Terra: Come genere umano stiamo cercando di capire chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo- ha commentato Cernan al momento dell’inaugurazione-. Con le nostre missioni lunari abbiamo cercato di mettere insieme tutti i tasselli di un puzzle ancora incompleto. Per questo è assolutamente necessario tornare sulla Luna. E un giorno i giovani ancora capaci di sognare, lo faranno. E questa è una promessa"

LE PREVISIONI DELL’ERUZIONE SOLARE
I violenti fenomeni per cui dalla nostra stella si sprigiona un’energia pari a quella di milioni di bombe atomiche potrebbero essere previsti. Ci stanno provando gli scienziati coordinati da Taham Amari, che hanno preso in esame le cause delle eruzioni solari, da cui ha origine un vento così potente che interferisce tanto con le comunicazioni radio che con i satelliti in orbita. In uno studio pubblicato su Nature, gli astronomi mostrano di aver compreso cosa c’è all’origine delle eruzioni. Si tratterebbe della formazione di una struttura a forma di corda arrotolata, composta dai flussi magnetici generati dal Sole, che porterebbe all’espulsione di massa dalla corona e generando così i cosiddetti brillamenti.

AMBITION, LO SPETTACOLARE CORTO SU ROSETTA
Un cortometraggio da sette minuti spiega perché è così importante studiare le comete e come mai la missione Rosetta si propone lo sbarco, previsto per metà novembre, su uno di questi corpi celesti fatti di ghiaccio, gas e polvere. Un po’ film di fantascienza, un po’ videogame fantasy, il ‘microfilm’ si chiama ‘Ambition‘ ed è stato realizzato dall’agenzia spaziale europea (Esa) per comunicare a tutti il peso della missione Rosetta e spiegare la sua scelta di supportarla. I sette minuti sono ambientati in Islanda e i protagonisti sono Aiden Gillen- già visto nella serie Il trono di spade-, nel ruolo del Maestro, e Aisling Franciosi nel ruolo dell’Apprendista. L’opera è stata presentata il 24 ottobre a Londra alla giornata dedicata alla fantascienze del British Film Institute. Critiche estremamente positive sono arrivate da tutto il mondo degli appassionati di spazio.


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