ROMA – Se sei tra quelli che hanno l’abitudine di “scrocchiarsi” le dita, avrai sicuramente sentito parlare dei rischi a cui vai incontro, come artriti e altri problemi alle ossa.
A volte capita involontariamente, altre persone lo fanno apposta.
Ma perché succede? Ed è davvero un male?
Il Dr. Donald L. Unger è uno scienziato che ha deciso di fare da cavia umana, scrocchiandosi le dita di in una mano e non l’altra nel corso di 6 anni.
Allo scadere del tempo, però, ha scoperto che non vi era stato alcun effetto.
Nelle nostre cavità articolari è presente un “lubrificante” naturale chiamato liquido sinoviale.
E’ grazie a questo liquido che le nostre articolazione sono protette dall’usura e il logorio.
Talvolta, può verificarsi un accumulo gassoso al suo interno.
Il “crack” che sentiamo quando scrocchiamo le dita, o altre parti del corpo, è il suono di queste bolle di gas che “scoppiano”, ma in realtà non ha nulla a che fare con le ossa come alcuni pensano.
Il gas impiega circa 20 minuti per ricrearsi.
Certo, esistono alcuni “crack” dolorosi e non naturali, spesso derivati da infiammazioni cartilaginee o tendiniti, ma questa è un’altra storia.
Comunque, una cosa è certa.
Scrocchiarti le dita non ti farà venire l’artrite e in realtà non fa alcun danno: scienza docet! (sempre che non ci sia qualcosa che la scienza non abbia capito ancora….)