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Regione Lazio, Universita’ della Tuscia e Autorita’ portuale di Civitavecchia firmano protocollo d’intesa

Obiettivo realizzare un polo formativo integrato che possa favorire l'occupazione, riqualificare la professionalita' dei lavoratori e sostenere le aree produttive strategiche del territorio

civitavecchia-smeriglioRoma – Realizzare un polo formativo integrato che possa favorire l’occupazione, riqualificare la professionalita’ dei lavoratori e sostenere le aree produttive strategiche del territorio. Con un’attenzione particolare al mare, che si sviluppera’ in una vera e propria ‘accademia’ capace di formare con corsi di laurea idonei figure specializzate per le aree portuali e costiere.

E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato nel pomeriggio a Civitavecchia dal vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, dal rettore dell’Universita’ della Tuscia, Alessandro Ruggeri, e dal presidente dell’Autorita’ portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, Pasqualino Monti. L’impegno del gruppo di lavoro prevede la stesura del progetto esecutivo e definitivo dell’Accademia del mare entro 120 giorni, in cui saranno coinvolte realta’ istituzionali, sociali ed economiche del territorio, oltre a quelle universitarie. La Regione, dal canto suo, e’ pronta a investire attraverso le risorse del Fondo sociale europeo 2014-2020 per l’attivazione di percorsi formativi nell’ambito dell’economia del mare e delle professioni collegate.

Civitavecchia e’ una citta’ “con un potenziale straordinario, basato sulla dimensione del mare e della portualita’. Proprio l’Autorita’ portuale si e’ conquistata sul campo la capacita’ di competere con i migliori porti europei. Da qui e’ nata la riflessione e la volonta’ di provare a fare un investimento di sistema sulla formazione, puntando sull’Accademia del mare”, ha dichiarato il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio. Si tratta di un “progetto strategico per la Regione, che tiene insieme due prerogative della nuova programmazione europea- ha aggiunto- ovvero la valorizzazione delle risorse del territorio e un alto livello di formazione. Oltretutto l’Accademia dovra’ fare i conti con l’ambizione di cambiare il modello di sviluppo, guardando anche ai temi decisivi della sostenibilita’ nell’ottica dello sfruttamento delle risorse europee”. Con l’intesa firmata oggi, ha spiegato Smeriglio, “ci mettiamo in gioco per rafforzare l’alta formazione ma anche la riqualificazione dei lavoratori gia’ occupati”. E le risorse, paradossalmente, non sono un problema: “Grazie al Fondo sociale europeo abbiamo a disposizione circa un miliardo di euro da qui al 2020. Non abbiamo la preoccupazione delle risorse ma l’esigenza di creare un sistema che possa aumentare le possibilita’ del territorio di competere con il resto del mondo”. Quindi l’impegno di Smeriglio a “tornare qui tra quattro mesi” per il progetto definitivo dell’Accademia del mare. Confidiamo di ritrovarci attorno a un tavolo insieme alla stessa compagine seduta qui oggi con un intervento stabile e che durera’ negli anni”.

2017-05-12T15:44:24+02:00