“Non smetteremo di compiere progressi, né torneremo indietro, dobbiamo imparare a riconoscere i pericoli e controllarli”
Stephen William Hawking è un fisico, matematico, cosmologo e astrofisico britannico, fra i più importanti e conosciuti fisici teorici del mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e l’origine dell’universo. Tra le sue idee più importanti vi sono la radiazione di Hawking, la teoria cosmologica sull’inizio senza confini dell’universo (denominata stato di Hartle-Hawking), la termodinamica dei buchi neri e la partecipazione all’elaborazione di numerose teorie fisiche e astronomiche con altri scienziati, come il multiverso, la formazione ed evoluzione galattica e l’inflazione cosmica, tutte teorie da lui spiegate con chiarezza e semplicità anche in numerosi testi di divulgazione scientifica per il grande pubblico.
Le probabilità di una seria minaccia all’umanità saranno molto concrete tra 1000-10.000 anni, ma prima che l’uomo possa stabilire colonie spaziali autonome e autosostenibili passeranno almeno un centinaio d’anni. Il momento più delicato della nostra esistenza come specie è, dunque, adesso, poiché ci troviamo vulnerabili e senza via d’uscita.
A proposito di viaggi nel tempo, Stephen Hawking è poi passato a parlare di buchi neri. Sarebbe teoricamente possibile, ha spiegato, cadere in un buco nero e riemergere in un Universo parallelo. Ma dovrebbe trattarsi di un buco nero rotante e molto grosso, e il viaggio al contrario non sarebbe un’opzione praticabile.
Intervistato sulla sua malattia, Hawking ha svelato il segreto di un’invidiabile resilienza e della sua longevità: la passione per il suo lavoro, per il quale la disabilità non ha costituito un grave handicap, e uno spiccato senso dell’umorismo: “L’importante è non cedere alla rabbia. Non importa quanto sia difficile la vita, se non impari a riderci su finisci per perdere tutte le speranze sull’esistenza e su te stesso. Solo perché passo molto tempo a pensare – ha aggiunto – non vuol dire che non mi piacciano i party”.
Quest’anno sarà il fisico britannico a tenere le lezioni della BBC Reith Lecture, improntate sui buchi neri. Le Reith Lectures sono una serie di lezioni organizzate ogni anno dalla BBC e trasmesse da BBC Radio 4 e BBC World Service. Prendono il nome da Sir John Reith, il primo direttore generale della BBC, e sono iniziate nel 1948 con le lezioni del filosofo e premio Nobel Bertrand Russell su autorità e l’individuo.
– 26 gennaio, alle 10 (ora italiana), “I buchi neri non hanno capelli?”
– 2 febbraio, alle 10 (ora italiana), “I buchi neri non sono così neri come sono stati dipinti”