ROMA – C’è ancora qualcosa che Google non ha? Esiste ancora un domanda alla quale BigG non può o non sa rispondere? Forse sì, da qualche parte esisterà ancora qualcosa che il motore di ricerca più usato al mondo ignora. Google è l’Oracolo di Delfi 3.0
Tra motore di ricerca e app collegate c’è spazio per qualsiasi curiosità da soddisfare anche le più assurde come ad esempio “vorrei ascoltare il verso di una megattera”. Ecco da oggi Google è in grado di esaudire anche questo desiderio e di almeno una ventina dello stesso tipo.
Alce, tigre, elefante, leone, gufo, megattera, maiale, cane, gatto, procione, pecora, mucca, zebra, scimmia, balena della Groenlandia, cavallo, anatra, gallo e tacchino. Sono questi i primi versi degli animali che Google ha deciso di registrare e rendere disponibili all’interno del suo motore di ricerca. Molto presto il numero degli animali e dei loro versi si amplierà per diventare una vera e propria ‘maps’ faunistica uditiva. Cercare un verso è facile, basta andare sulla home di Google e digitare nella casella per la ricerca (ma anche solo pronunciare) “verso cane” o di qualsiasi altro animale ci venga in mente. La funzione è disponibile per pc ma anche per i dispositivi mobile.