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Scene hard senza preservativo, l’industria del porno incassa il ‘si’

Guai però ad imitare gli attori, l’AIDS è sempre in agguato

20 Febbraio 2016

preservativo 2ROMA – E’ l’autorità californiana per la sicurezza sul lavoro – la ‘Division of Occupational Safety and Health’s Standards Board’- a sdoganare, nell’industria del porno, le scene hard non protette, quelle cioè girate dagli attori professionisti senza l’ausilio del preservativo.

Un divieto caduto dopo anni di battaglie legali che hanno visto contrapposti i produttori di film pornografici e le associazioni per la lotta contro la diffusione dell’AIDS. Un esempio di comportamento ‘sbagliato’, soprattutto per i più giovani, quello diffuso tramite le immagini e le scene hard non protette, secondo i medici e le associazioni, un danno economico incalcolabile secondo i produttori, “nessuno vuole vedere attori con i preservativi. Il preservativo è per gli spettatori come la kryptonite per Superman” proclamavano a gran voce.

La disputa sembra esser giunta alla sua conclusione con la vittoria, quindi, di una delle industrie con i maggiori profitti al mondo. Resta per i ‘protagonisti’ dei set a luci rosse l’obbligo dei controlli medici quindicinali ma per l’Aids Healthcare Foundation una misura che non basta.  Ora tocca ai rappresentanti del porno darsi una qualche forma di regolamento. In attesa che ciò avvenga occhio a non lasciarsi condizionare e imitare i ‘divi’ perché l’AIDS, anche se sparito dalle cronache giornaliere, è sempre in agguato.

2018-06-05T15:38:28+02:00