Roma – Venti progetti innovativi, due sessioni e solo 4 minuti per spiegarli e una giuria qualificata composta da Luigi Capello (Ceo LV Venture Group), Andrea Ciampalini (Direttore Generale di Lazio Innova), Marco Gay (Vice Presidente Confindustria e Presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria), Jacopo Guedado Mele (Digital Life Coach), Aldo Guida (Ceo di Theorema srl), Stefano Micelli (Professore Università Ca’ Foscari), Luciano Mocci (Direttore Generale Federlazio), Alessandro Ranellucci (Contents Executive Coordinator at Maker Faire Rome), Brunetto Tini (Consigliere delegato Askanews), Luciano Tommasi (Head of Startup activities and Business Incubator at Enel) e Gianluca Tondi (Ceo TM Italia).
Fra i venti campioni del Made in Italy 4.0 saranno selezionati quattro vincitori che avranno l’opportunità di volare in Cina per essere presentati a potenziali partner e distributori per crescere e conquistare il più grande mercato al mondo.
Questa l’essenza di #RoadToSuccess l’evento organizzato nel Tempio di Adriano, sala storica della CCIAA di Roma, da IngDan Italia e Maker Faire Rome, presentato da Riccardo Luna, digital champion italiano, con la selezione conclusiva dei venti progetti finalisti che hanno partecipato al concorso lanciato in occasione della terza Maker Faire europea tenutasi lo scorso ottobre alla Sapienza Università di Roma.
I venti progetti finalisti sono nuovi prodotti tecnologici Made in Italy utili in tutti i campi, dallo sport al mondo del lavoro passando per la sicurezza stradale fino allo sviluppo di droni e robot innovativi. Una rappresentanza diversificata e eterogenea proveniente da tutta Italia: da Roma a Milano passando per Torino, Firenze, Pesaro, ma anche Brescia, Rovereto (Tn), Modena e da Nuoro.
I creatori dei quattro migliori progetti avranno l’opportunità di fare grazie ad IngDan un road show mirato nella “Shenzhen Valley”, l’area geografica che ospita la più grande produzione dell’elettronica a livello mondiale e che vanta un’estensione due volte quella della Silicon Valley. Così da mettere in contatto il meglio del nostro Made in Italy fatto di design, tecnologia e innovazione con capitali, produzione e distribuzione cinesi.
Shenzhen, infatti, è laboratorio, fabbrica e mercato. Filiere cortissime che permettono di accedere a fornitori e componenti nel giro di pochi chilometri in quello che ormai è il cuore pulsante dell’innovazione hardware mondiale.