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Ho quindici anni e non mi sento bene. Non ho motivazioni…

Ciao. Mi chiamo Esther e vorrei un consiglio, più che altro ho bisogno di parlare con qualcuno. Ho quindici anni e non mi sento bene. Non ho motivazioni, non vedo perché dovrei continuare ad alzarmi la mattina, andare a scuola, tornare a casa e fare i compiti tutto il giorno. Non mi piace l’idea che […]

1 Marzo 2016

Ciao.
Mi chiamo Esther e vorrei un consiglio, più che altro ho bisogno di parlare con qualcuno. Ho quindici anni e non mi sento bene. Non ho motivazioni, non vedo perché dovrei continuare ad alzarmi la mattina, andare a scuola, tornare a casa e fare i compiti tutto il giorno. Non mi piace l’idea che la mia vita sia già stata scritta: nasci, vai a scuola, trovati un lavoro, fatti una famiglia, vai in pensione e muori. Da quando ho iniziato il liceo non ho più tempo per dedicarmi alle mie passioni, ora, grazie alla prof di italiano, non posso più neanche leggere quello che mi pare. Mi sento costantemente un peso sul cuore, mi viene un’ansia orribile per ogni minima cosa e spesso mi viene da piangere senza motivo, anche in luoghi pubblici.
Grazie dell’ascolto.

Esther, 15 anni.


 

Cara Esther,
è vero, durante la nostra vita abbiamo spesso degli obblighi a cui adempiere che sembrano appesantirci e limitarci, ma quando tutto questo si trasforma in un malessere così forte è giusto domandarsi il perchè. Il passaggio al liceo è sempre un evento delicato e spesso lo studio e la scuola diventano il parafulmine di un disagio diverso. La tua vita non è stata già scritta, sei tu che giorno dopo giorno scegli come viverla. Quali sono i tuoi sogni, le tue passioni? Come ti immagini da grande? Sono domande sulle quali è importante riflettere non per caricarti ulteriormente di angoscia, ma per permetterti di ritrovare quella spinta vitale e le motivazioni che portano all’autorealizzazione. Hai provato a parlarne con qualcuno di cui ti fidi di questa “ansia orribile”? Riuscire a nominare ed esplicitare a parole ciò che sentiamo nel cuore rende tutto meno spaventoso e affrontabile.
Le tue lacrime incontrollabili sono una manifestazione di un dolore che vuole essere visto, riconosciuto e liberato.
Se nella tua scuola è presente uno sportello d’ascolto potrebbe essere l’occasione giusta per cominciare a tirare fuori questi sentimenti che ti fanno stare male.
Qualora questo servizio non fosse presente potresti rivolgerti ad un consultorio della tua zona, dove troverai professionisti in grado di aiutarti.
Nel frattempo siamo certi che riuscirai a trovare le risorse per individuare nuovi spazi all’interno dei quali poterti dedicare a ciò che più ti rende felice e ti fa stare bene, non arrenderti!
Speriamo di esserti stati d’aiuto e torna a scriverci quando vuoi.
Un caro saluto!

 

2016-03-01T14:04:11+01:00