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GIORNO DELLA MEMORIA … dopo un viaggio a Dachau

Immagini, musica e parole per non dimenticare

SCUOLA CANICATTINI BAGNIRicordare perché non accada mai più. Questo il senso della «Giornata della memoria», un evento che si celebra contemporaneamente in gran parte del mondo occidentale per commemorare le vittime dei campi di concentramento nazisti. La memoria è un dovere affinchè le giovani generazioni, alle quali si deve trasmettere la consapevolezza e la conoscenza del passato, non siano private di quel patrimonio morale che è rappresentato dalla continuità della storia dell’uomo. Così i giovani del Liceo Scientifico di Canicattini Bagni, Samuel Amenta, Salvatore Mita, Sebastiano Cantarella, Chiara Caligiore insieme ai giovani studenti dell’Istituto Juvara di Siracusa, Daniele Chiapperini, Tindaro Tripoli, Luciana Caracò, Alessandro Conti, Nency Rinaldi, Pietro Verdura, Isabella di Pietro, Lucia Nonnari, Sonia Azzaro sono diventati delle voci uniche, voci narranti attraverso le note del pianista prof. Davide Manigrasso, e la voce del soprano Lara Leonardi. Da una esperienza personale del prof. Davide Manigrasso (docente di lettere, ed anche pianista), recatosi il 3 gennaio 2016 a visitare il campo di concentramento di Dachau, nasce l ‘idea di questo spettacolo “dopo un viaggio a Dachau” in occasione della giornata della memoria, nonché un racconto con relativo montaggio video, la cui voce narrante è stata affidata a Sergio Molino. Con le sue solide competenze interdisciplinari, il prof. Manigrasso è riuscito nel suo intento a realizzare un perfetto connubio tra musica e letteratura. Ciò grazie alla disponibilità della Dirigente prof.ssa Giovanna Strano e alla collaborazione dei docenti proff. Maria Rita Benanti (consulente di regia), Gabriella Palamara, Ylenia Scarnato. Altresì ricordiamo Pietro Verdura ( dei Lions Club di Niscemi) che ha curato l’allestimento della mostra, mentre lo studente Andrea Amodio, attraverso il service audio – video ha supportato con grande attenzione la performance degli artisti. L’intreccio tra parole lette e musica ha fatto da filo conduttore all’intera narrazione, ci si è interrogati sul senso della verità, e su come la si possa cercare anche quando tutto intorno crolla. Anche quando la vita è in fortissimo pericolo. Parole e musica hanno creato poco per volta un dialogo in crescendo, tra commozione e sorrisi dei presenti. Da sottolineare anche le scelte registiche e scenografiche, sempre di Davide M., come i lumini cimiteriali accesi in fondo alla scena, la commovente immagine realizzata dagli attori con l’accatastamento dei loro corpi al centro della scena, nonché altri accorgimenti; tutti questi elementi hanno evidenziato sicuramente conoscenza e competenza del teatro contemporaneo. Un’ espressività artistica a “tuttotondo” con notevole equilibrio nella forma estetico – espressiva. I vari linguaggi sono stati impiegati magistralmente: dal linguaggio musicale a quello del corpo; dalla letteratura ai brani d’opera eseguiti dal soprano Lara e dal pianista. Di certo una regia moderna, efficace, un po’ “trasgressiva”, ma in grado di comunicare agli spettatori presenti emozioni fortissime: dal dolore iniziale al messaggio “colorato” della speranza con la poesia finale ho “dipinto la pace” interpretata brillantemente da Sonia Azzaro (studentessa del corso serale dell’Istituto “ Juvara”).

Rita Palermo
docente del Liceo Scientifico di Canicattini Bagni

2017-05-16T12:22:24+02:00