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Ana, la bimba rifiutata dalle scuole di danza perché Down

Ana Malaniuk, una bambina di 6 anni di Edmonton (Canada), non ha perso le speranza di realizzare il suo sogno: ballare

Questa bambina è Ana, una piccola danzatrice diventata una star sul web grazie al suo talento.

https://www.youtube.com/watch?v=kKp8E9jwDH0

Rifiutata dalle scuole di danza della sua città perchè ha la sindrome di Down.
Ana Malaniuk, una bambina di 6 anni di Edmonton (Canada), non ha perso le speranza di realizzare il suo sogno: ballare.
Oggi la piccola danzatrice è diventata una star del web, con un video condiviso da migliaia di persone mentre si muove sulle
note di un mashup di “Shut Up and Dance” and “I Wanna Dance With Somebody.

Ogni volta che parte la musica, Ana balla ovunque sia, qualsiasi cosa stia facendo.
Ha sempre amato ballare, così mamma Sonja Malaniuk ha deciso di provare a iscriverla in una classe di danza.
Ma una cosa così normale si è rivelata più difficile di quanto pensasse.

Mamma Sonja ha cercato più volte di iscrivere la sua bambina in una classe di danza, ma le è stato detto che la picccola non sarebbe stata in grado di tenere il passo con gli altri bambini.
“Come si può giudicare dopo 45 minuti in classe solo per un giorno?” si è chiesta la mamma arrabbiata.


ana

Così, sulle raccomandazioni degli amici, la mamma ha contattato l’ Amanda’s Academy of Dance che ha accolto a braccia aperte Ana.
“Credo che sia molto importante che qualsiasi bambina o bambino che voglia ballare dovrebbe averne la possibilità,’ ha detto la fondatreice dell’Accademia, Amanda Desousa.

Dopo un anno di studio, Ana si sta preparando per il suo primo concorso.

“E’ una tale gioia averla in classe… lei mi ha aiutato a crescere come insegnante” ha raccontato l’insegnante di Ana Shae-Lyn Bates, che balla al suo fianco nel video.
E la bambina è cresciuta fiduciosa.

“Ha incontrato tanti amici” racconta la mamma.

“E’ fantastico vederla sul palco, vederla ballare felice… E’ meraviglioso sapere ci siano persone disposte a darle una possibilità”.

“Voglio solo far sapere agli altri genitori che se una classe o una squadra dice di no a vostro figlio, tenete duro, perché qualcun altro là fuori vi darà una possibilità”.

2017-05-17T16:13:50+02:00