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Elisabetta Benassi, artista conteporanea

L'intervista di Claudia Macchioni del Liceo Dante Alighieri

22 Aprile 2016

ROMA – In occasione della presentazione del suo ultimo lavoro, l’artista romana Elisabetta Benassi parla della sua esperienza alla mostra al castello di Rivoli che ha dato inizio ad un percorso che l’artista da allora ha seguito e che, in parte, segue tuttora.

Ci parli dell’opera esposta, come mai la scelta di rappresentare la realtà in un’originale riscrittura narrativa?

“Il lavoro si propone di riformulare la storia del Novecento attraverso una serie di acquarelli che riproducono il retro di fotografie celebri, eventi descritti da ritagli e note applicate alle immagini, materiale ritrovato negli archivi di grandi quotidiani e agenzie stampa. Questa scelta di rappresentare gli eventi in maniera originale, sotto un diverso punto di vista, permette a chi vi si trova davanti di andare oltre l’evento stesso: mostrare solo il retro di una fotografia lascia così una libera interpretazione del fatto in sé che va al di là di una ‘semplice’ immagine.”

L’installazione è accompagnata da un libro d’artista che raccoglie circa cinquecento retroimmagini. Ma con quale criterio le ha scelte?

“Il libro è un libro d’artista, un’opera in sé. Nel libro non sono presenti solo fatti storici rilevanti conosciuti da tutti, italiani e non, ma anche semplici fatti di cronaca che si sovrappongono e raccontano un intero secolo.”

Ha usato questa forma espressiva anche in occasione della mostra alla galleria Lia Rumma di Napoli “the milky way”. Può parlarci di questa esperienza?

“Mi è stato proposto di partecipare insieme ad altri 23 artisti ad una raccolta fondi per promuovere i progetti dell’associazione pianoterra a sostegno delle famiglie più vulnerabili del territorio napoletano. Nel mio archivio di immagini ho trovato un retroimmagine il cui tema si adattava perfettamente alla circostanza. Mi ha fatto molto piacere sapere che l’opera è stata venduta e che il ricavato è stato devoluto in favore delle famiglie più bisognose.”

Ha partecipato alle ultime tre edizioni della biennale d’arte di Venezia sia tra gli artisti internazionali sia come rappresentante dell’arte nel padiglione italiano e l’anno scorso è stata invitata al padiglione del Belgio e ha un’opera nella collezione permanente del MAXXI di Roma. Mostre in corso?

“Sì,proprio in questi giorni verrà inaugurata l’istallazione “Ordine e disordine” presso la fermata Vittoria della metropolitana di Brescia. Ho scelto di affrontare in forma sonora il tema del tempo: allo scoccare di ogni ora del giorno udirete una sequenza di frasi trasmessa attraverso il sistema di audio diffusione della metropolitana. Le frasi sono titoli tratti dalle opere dell’artista italiano Alighiero Boetti. Pronunciate nello spazio pubblico di una città, risuoneranno in modo inaspettato innescando domande, alimentando l’immaginazione dei passanti.”

di Claudia Macchioni – Liceo Dante Alighieri

2017-05-15T15:30:31+02:00