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Cafè Loti, un viaggio nei suoni del mediterraneo al Quirinetta

Il 10 maggio la presentazione del nuovo disco di Nando Citarella, Stefano Saletti e Pejman Tadayon

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Roma – Un’altra perla della world music arriva nel mercato discografico nostrano, è Cafè Loti: il nuovo disco di Nando Citarella, Stefano Saletti e Pejman Tadayon. I tre musicisti, da anni impegnati nella ricerca sulle musiche popolari del mediterraneo e dell’oriente, si incontrano in un progetto originale che diventa un ponte tra passato e presente, tra musica “colta” e popolare, tra la tradizione occidentale e quella orientale. L’album, distribuito da Materiali Sonori, viene presentato al Quirinetta il prossimo 10 maggio con la preziosa partecipazione di Gabriella Aiello e Barbara Eramo. Una festa in musica che attraversa il Mediterraneo sulle rotte degli antichi viaggiatori. La tammorra risuona su un bouzouki greco, il saz, il setar e l’oud accompagnano il marranzano e il canto a tenore. Nel repertorio, oltre a composizioni originali, brani della tradizione sefardita spagnola, cantigas medievali, brani di musica classica persiana, madrigali, tarantelle e ballate popolari. Un omaggio in musica – il loro – all’antico Cafè Loti, caffè letterario abbarbicato sulla collina di Eyüp, a Istanbul, luogo magico dove immergersi in un’atmosfera sospesa nel tempo e nello spazio. È qui che i viaggiatori si fermavano a parlare, si conoscevano, suonavano e cadevano le differenze tra Nord e Sud del mondo. Citarella, Saletti e Tadayon propongono un viaggio sulle rotte della storia, un percorso che parte dalla Spagna, si incontra con i trobadours francesi e le cantate popolari di Napoli e del Sud d’Italia, incrocia il canto in Sabir, attraversa le antiche vie della seta, la Persia e poi si trasforma e diventa una musica capace di vivere di nuova luce, di emozionare e trascinare chi l’ascolta. Un tempo al Cafè Loti c’era solo qualche tavolo e una piccola stufa di porcellana per cucinare il chay all’ombra degli alberi. Alla fine dell’Ottocento, lo scrittore e avventuriero Pierre Loti si trovò a passare di lì in cerca della sua amante perduta, una bellissima donna turca. La splendida donna di cui Loti si era perdutamente innamorato era già sposata. Dopo uno struggente addio, la ritrovò sepolta in una delle tombe del cimitero della collina a Eyüp. Da allora l’avventuriero cominciò a frequentare il piccolo caffè, dove scrisse alcune delle sue opere più belle; dal suo nome nacque il Cafè Loti tra le lapidi sparpagliate sulla collina, fin giù al mare. Un disco quindi che racconta più di una storia e che, a parer nostro, invita a mettersi in viaggio. Di certo si tratta di un lavoro capace di dimostrare che la musica è “il linguaggio del possibile” dove l’incontro con l’altro arricchisce, trasforma, innova. Così è stato per secoli prima che si innalzassero barriere e muri figli della paura e dell’ignoranza.

Citarella, Saletti e Tadayon al Cafè Loti di Istanbul

Citarella, Saletti e Tadayon al Cafè Loti di Istanbul

Cafè Loti
Martedì 10 maggio ore 21:00
Quirinetta
Via Marco Minghetti, 5 – Roma
Ingresso 10,00 euro
www.quirinetta.com

2016-04-30T16:10:24+02:00