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L’albero magico

Elisabetta Avolio I.C. Sinopoli Ferrini - Roma

C’era una volta una principessa che amava la moda e l’avventura e che aveva una sorella maggiore, arrogante ed egoista.

Un bel giorno,  la principessa perse un suo foulard, che si era poggiato sui rami di un albero del giardino reale; corse a prendere il suo indumento e di colpo, dietro l’albero, apparve una porta con inciso un indovinello:

“Esiste una persona un po’ pignola,

affarista ed egoista,

attaccata al denaro ed a ciò che per lei è oro…chi è?”.

A quel punto, mentre la principessa sconsolata rifletteva sull’indovinello, apparve una fata che le spiegò che, se non avesse risposto correttamente all’indovinello, sarebbe rimasta lì per sempre.

Così la principessa rifletté a lungo, fino a che non trovò la soluzione: era sua sorella, infatti teneva molto al denaro ed a tutto ciò che brillava ed era oro ed inoltre era una persona molto egoista. Ad un tratto la principessa si ritrovò di nuovo nel giardino reale, pronta ad andare a salutare ed abbracciare suo padre, tornato da un viaggio. Quando lo incontrò, dopo aver fatto qualche passo, egli spiegò alla figlia con una simpatica filastrocca:

”Questo albero è speciale;

di sangue reale,

è magico,  strabiliante;

e vale più di un diamante!”

Il re, appena ebbe finito di recitare la filastrocca, andò con la figlia nella sala del trono e raccontò a tutta la corte l’intelligenza di sua figlia.

La sorella maggiore intanto, rinchiusa in camera sua, era arrabbiata perché anche lei voleva essere ricoperta di complimenti. Fece cadere un suo foulard che andò a finire dove era finito il primo e lo  andò a prendere; ad un certo punto anche a lei apparve una porta con inciso un indovinello, che diceva  più o meno così:

”È bella gentile

e anche molto servile;

è leggera come una farfalla

che danza e balla”.

La principessa egoista rispose che era lei stessa. A quel punto apparve la fata che arrabbiata  la imprigionò per sempre in quel posto dietro l’albero, dove non c’è inizio e non c’è fine. Intanto la buona principessa, che si era preoccupata perché non vedeva da un po’ di tempo sua sorella, andò a cercarla. Cominciò dal giardino, dove trovò il suo foulard. Allora andò dietro l’albero, prese sua sorella e la portò via con sé.

L’altra intanto capì che la risposta all’indovinello era sua sorella, perché era dolce, leggera come una farfalla e servile…

Tornate al castello, i genitori rimproverarono la principessa egoista e tolsero l’albero dal giardino. E la principessa primogenita imparò una bella lezione: non bisogna mai e poi mai essere gelosi perché si verrà puniti; bisogna invece essere gentili e disponibili per ottenere un premio: l’amore e l’amicizia.

ELISABETTA AVOLIO  PRIMA A

IC SINOPOLI FERRINI ROMA

2016-05-02T12:24:52+02:00