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La liberta’ un bene da proteggere

Arianna Bianchi I.S.S.S. Riva Sarnico (BG)

 

La libertà é un bene che noi dobbiamo proteggere. La schiavitù è un fenomeno molto antico che vide le sue origini con il nascere delle prime civiltà in cui si evidenziarono forti distinzioni sociali, dando vita all’assoggettamento delle persone più deboli e vulnerabili. La schiavitù comprende da sempre le stesse condizioni, oggi riportate nell’art. 600 del Codice Penale: diritto illecito di proprietà applicato sugli uomini, soggezione continuativa, costrizione a prestazioni lavorative, sessuali e compimento di atti illeciti tra cui la vendita di organi. Inizialmente coloro che venivano ingaggiati come schiavi erano soprattutto prigionieri di guerra, oggi sono prevalentemente reclutati tramite la violenza, la minaccia, l’abuso di autorità e l’inganno.Quest’ultimo può prevedere false promesse di somme di denaro o di altri vantaggi; ciò che non è mai variata nei secoli è la condizione che rende le vittime spoglie di ogni diritti, riducendole a vivere come merce sfruttabile ed oggetto di scambio. Nel corso dei secoli l’umanità ha lentamente aperto gli occhi sulla condizione sociale di questi uomini ridotti in schiavitù, persino Aristotele chiese più tolleranza nei confronti dei diritti dell’uomo, ma i cambiamenti nella storia hanno proceduto a rilento, incentivando spesso gli interessi dei più potenti e ricchi. Nella storia moderna si iniziò ad abbandonare questo sistema solo dopo il XVIII secolo, e gli Stati Uniti che oggi sono considerati uno dei Paesi più progrediti a livello globale, videro vincere l’abolizione del fenomeno solo in seguito alla guerra civile che sancì nuove e più moderne leggi Costituzionali, nel non lontano anno 1865. Ed è proprio la legge, espressione della volontà generale dei popoli, che può determinare i diritti dell’uomo e i limiti di godimento degli stessi, in tutela di ogni uomo senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Il fine di ogni associazione politica è la conservazione dei diritti inviolabili dell’uomo, estesi ad ogni essere umano e protetti dal 26 Agosto 1789, secondo i principi della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. Se secoli fa questi principi erano solo utopie lontane, oggi costituiscono i fondamenti della convivenza sociale mondiale, e come leggi richiedono l’adempimento e la lotta solidale, politica, economica e sociale per far sì che siamo rispettati sempre e in ogni ambito. Save the Children ha individuato i tre ambiti su cui lavorare per eliminare, strada facendo, ogni atto illecito che ostacoli l’uguaglianza degli uomini: l’emersione del fenomeno, l’immediata presa in carico e l’assistenza. La libertà non si può dire tale fino a quando non sarà garantita per ogni uomo, e anche se oggi alcuni di noi si sentono già liberi, devono prendere coscienza che è solo un’ illusione. La libertà va conseguita ed estesa a tutti per essere dichiarata effettivamente esistente, ed è compiti di tutti noi, specialmente dei più fortunati, tutelare e lottare per quella dei nostri “compagni di Terra”, conseguendo risultati in nome della fratellanza. Se oggi una buona parte di noi si sente libera, sicura e protetta, è solo grazie all’ unione delle forze e al senso delle convinzioni di chi è venuto prima di noi, perchè la libertà è sì alla base della vita, ma non è un dono scontato, si è lottato per vederla riconosciuta in un mondo in cui la cattiveria e la prevaricazione sono aspetti brutali e intrinsechi nell’uomo. Si è lottato e si dovrà ancora insistere affinché la libertà sia universalmente il principio dell’uomo; casi di negazione di essa sono tra noi ogni giorno, e non possiamo permetterci di abbassare la guardia: l’indifferenza è il male peggiore e ci rende complici. E se ancora qualcuno non fosse convinto di ciò, basta guardare al nostro Paese, poco lontani dalle nostre case, dove tra 20,9 milioni di vittime di sfruttamento in tutto il mondo, ben 9.500 si trovano nella “civile” Europa, e ancora peggio la maggior parte di essi in Italia. Queste stime diffuse da Save The Children sottolineano che tra i 9.500 schiavi moderni, ben il 15% è costituito da minori provenienti per lo più da Romania, Bulgaria, Nigeria e Cina. Non possiamo aspettare di essere coinvolti in prima persona come schiavi per prenderci la responsabilità di combattere queste ingiustizie, non possiamo più lasciar fare girandoci dall’altra parte, dobbiamo tutti rendercene conto, che siamo solo illusi se pensiamo di essere liberi perchè viviamo in una casa pulita, usciamo senza paura, e lavoriamo come vogliamo, inseguendo piccoli e futili sogni. Quello che spero dunque, è che un giorno tutti noi diremo “NO” di fronte al male e alla prevaricazione, che non taceremo più come piccole formiche spaventate, ma reagiremo di fronte alle piccole e grandi sconfitte inflitte all’ umanità che ci sono e possiamo vedere tutti intorno a noi, aprendo occhi, cuore e coscienza. E più di tutto spero nell’amore che è il carburante di ogni cosa buona nel mondo e quando c’è ci rende felici senza imbarazzo nell’ esserlo, che l’amore si moltiplichi e possa conquistare l’animo di tutti, rendendoci umili, solidali e fratelli su scala universale.

Arianna Bianchi 4 AT turistico I.S.S.S. Riva Sarnico (BG)

2016-05-10T10:14:34+02:00