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I teledipendenti sedentari? Potrebbero fare sport durante la pubblicità

Giulio Bacci Liceo Classico “Galileo” di Firenze

 

Stare seduti davanti alla televisione, o al computer, porta ripercussioni negative alle funzioni cardiovascolari, e fino a qui niente di nuovo, ma ciò che sorprende è il consiglio della European Society of Cardiology: durante la pubblicità alzatevi e fate due passi. Infatti, è stato pubblicato uno studio in cui sono messi in luce i difetti dei pazienti, che assai di rado sottostanno a quanto consigliato loro dai medici, pur praticando lo sforzo fisico prestabilito ma trascorrendo in modo sedentario il resto delle loro giornate. Sono ben otto, difatti, le ore che gli uomini (soprattutto ultrasessantenni) passano ad oziare, a fronte delle sette sprecate dalle donne, più intente a svolgere i lavori domestici. Grazie alle ricerche della University of Heart Institute di Ottawa, in Canada, sono state monitorate le routine quotidiane di 278 pazienti in cura riabilitativa cardiaca, dalle quali sono emersi i precedenti limiti e il fatto che i più sedentari hanno una massa corporea maggiore a fronte di un fitness cardiorespiratorio minore, il che significa che cuore, polmone e muscoli sotto sforzo consumano meno ossigeno del dovuto. Stephanie Prince, sovrintendente dello studio, si è dichiarata sorpresa dai risultati ottenuti, perché i pazienti sono ben consapevoli dell’importanza che assume il movimento, ma continuano comunque a passare una quantità di ore esagerata senza fare niente, anzi creando problemi alla propria salute. Oltretutto, è evidenziato come chi pratichi meno attività sia soggetto ad un peso maggiore e meno incline al recupero fisico dopo uno sforzo. Inoltre, si hanno queste tipologie di problematiche anche a fronte di una costante attività fisica, se corrisposta da una sedentarietà “accanita”. L’European Society of Cardiology suggerisce utili metodi per evitare di aumentare i propri problemi cardiovascolari, fra cui svolgere movimento ad intervalli regolari, anche mentre si guarda la televisione (magari facendo ginnastica davanti allo schermo), regolarizzare la frequenza degli spuntini e, mangiare leggeri snack all’aperto e, soprattutto, monitorare la propria situazione, per capire il proprio “tenore” e le proprie abitudini, al fine di capire il proprio grado di sedentarietà. Personalmente, credo che questo studio sia molto importante e interessante, perché effettivamente offre delle utili informazioni su come migliorare la propria vita, soprattutto dai 60 anni in su, e su come prevenire gravi rischi per la nostra salute.

Giulio Bacci
Classe 2D – Liceo Classico “Galileo” di Firenze

2016-05-10T16:27:38+02:00