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Fiore, l’amore secondo Claudio Giovannesi ANTEPRIMA RECENSIONE

Il film uscirà il prossimo 25 maggio a Roma e Milano. Il 1° giugno nel resto d’Italia

18 Maggio 2016
FioreROMA – Fiore, presentato alla 69esima edizione del Festival di Cannes nella sezione parallela Quinzaine des Réalisateurs, è la nuova pellicola di Claudio Giovannesi. Il regista capitolino porta sul grande schermo il realismo e la difficile realtà della periferia romana raccontata attraverso la storia e gli occhi della protagonista, Daphne Bonori (interpretata da Daphne Scoccia). Una verità arricchita dall’artificio cinematografico ma, pur sempre, basata sulla sfortunata situazione presente nei sobborghi romani. La realtà rappresentata da Giovannesi è stata narrata anche in un altro suo lungometraggio uscito nel 2012: ‘Ali ha gli occhi azzurri’, che ha vinto il Premio speciale della giuria e il Premio alla miglior opera prima e seconda al Festival Internazionale del Film di Roma e il Prix Jean Carmet al Festival d’Angers 2013.
Il regista romano e new entry del cast della regia di Gomorra 2, ha romanzato con accuratezza di dettagli la vita carceraria, non risultando mai patetico nel racconto. La macchina da presa, fissa sui volti della protagonista e del resto del cast, ha fatto sì che si potesse percepire la continua ricerca, da parte della venutunenne Daphne, di carezze. Gesti d’affetto voluti a tal punto da essere sognati. Con la macchina da presa, Giovannesi, ha saputo trasmettere questa voglia sconfinata della ragazza, all’apparenza inscalfibile, di affetto. Una madre che non viene menzionata, un padre dal passato difficile che le ‘regala’ due giorni di sole e aria aperta al mare ma non riesce a conferirgli l’amore paterno. Ascanio, il padre, (interpretato da Valerio Mastandrea) è come se volesse amarla ma non è mai il momento per farlo. Nel corso del film, si nota benissimo il cambiamento dello stato emotivo  di Daphne: quando è coccolata sorride e le si illuminano gli occhi, quando le tolgono fiducia e carezze combina guai. Daphne è un ‘fiore’ sbocciato dopo tanta rabbia mescolata a sofferenza. Un fiore appassito, rinato grazie all’amore, o meglio, grazie all’affetto e il calore di una persona che tiene a lei, la fa sentire amata, come se questo sentimento profumasse di casa, di famiglia. La salvezza ha il nome di Josh, ragazzo difficile come lei.
La realizzazione di Fiore, dalla scrittura alla messa in scena, si è basata sulla documentazione, sull’incontro con la realtà e successivamente sulla sua trasformazione in drammaturgia e, poi, racconto per immagini, con l’obiettivo di realizzare un film con il massimo grado di verosimiglianza possibile. “Con questo intento, io e gli sceneggiatori abbiamo trascorso un periodo di quattro mesi (da gennaio a maggio 2014) di insegnamento volontario all’interno dell’Istituto Penale per i Minori di Casal del Marmo: il carcere minorile di Roma. Abbiamo coinvolto i detenuti, ragazzi e ragazze, in una serie di laboratori sul tema del linguaggio video e cinematografico, per riuscire a scrivere la sceneggiatura all’interno del carcere e basarla sulle loro esperienze e sulle loro reali biografie”, ha raccontato il regista romano Claudio Giovannesi.
Sinossi:Carcere minorile. Daphne, detenuta per rapina, si innamora di Josh, anche lui giovane rapinatore. In carcere i maschi e le femmine non si possono incontrare e l’amore è vietato: la relazione di Daphne e Josh vive solo di sguardi da una cella all’altra, brevi conversazioni attraverso le sbarre e lettere clandestine. Il carcere non è più solo privazione della libertà ma diventa anche mancanza d’amore. FIORE è il racconto del desiderio d’amore di una ragazza adolescente e della forza di un sentimento che infrange ogni legge.

Scheda tecnica: Fiore regia di Claudio Giovannesi; soggetto: Claudio Giovannesi e Filippo Gravino; sceneggiatura: Claudio Giovannesi, Filippo Gravino e Antonella Lattanzi; cast: Daphne Scoccia (Daphne Bonori), Josciua Algeri (Josh), Valerio Mastandrea (Ascanio Bonori), Laura Vasiliu (Stefania);  montaggio: Giuseppe Trepiccione; direttore della fotografia: Daniele Ciprì; produzione:  Pupkin Production e IBC Movie con Rai Cinema, distribuzione: Bim Distribuzione; genere: drammatico.

Fiore locandina
2016-05-18T11:58:31+02:00