Il fenomeno sempre più drammatico dell’immigrazione sta facendo crescere sempre più sentimenti razzisti in tante persone, soprattutto perché a volte nelle persone scattano la diffidenza e la paura del “diverso”, in ambito religioso, culturale o a causa della provenienza, del colore della pelle o dei modi di vita. Personalmente, penso che l’amore, il rispetto, la curiosità, l’accoglienza, la solidarietà, così come anche il confronto, ci possano aiutare a creare legami con persone di diversa provenienza e cultura. Certo, il rispetto deve essere reciproco.
Penso anche che chi provi sentimenti razzisti innanzitutto viva male con se stesso e quindi con gli altri, e sia più solo di chi vuole emarginare. Accettare noi stessi e la nostra vita non può che portare ad accettare e rispettare gli altri. Solo così si può vincere la diffidenza, la paura, l’odio ed il razzismo.
Nelle scuole di oggi, convivono bambini e ragazzi di tante razze, religioni, culture: proprio la scuola dovrebbe essere il luogo in cui tutti noi dovremmo imparare il rispetto dell’altro. Purtroppo però a scuola avvengono a volte episodi che tendono ad emarginare alcuni ragazzi, facendoli sentire inferiori agli altri ed umiliandoli. Questo non dovrebbe mai avvenire: noi ragazzi dobbiamo comprendere che imparare a confrontarci è un bene prima di tutto per noi stessi, perché, attraverso lo scambio di idee, tradizioni, culture, ognuno non può che arricchirsi ed arricchire gli altri.
Carolina Bersani
TERZA A IC SINOPOLI FERRINI ROMA