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Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità

Riccardo Rizzo I.C. Sinopoli Ferrini - Roma

 

Il 21 luglio 1969 alle 4:57 ora italiana, un uomo per la prima volta posò il piede sulla Luna: quell’uomo si chiamava Neil Armstrong. Era nato il 5 agosto 1930 a Wapakoneta, in Ohio. Entrò nella storia con il suo «piccolo passo» sulla superficie lunare, evento da lui stesso definito «un grande passo per l’umanità».

Mentre molti astronauti erano noti per le loro eccentricità, Armstrong era un uomo semplice ed affidabile. Forse è per questa sua dote che nel 1962 fu ammesso al NASA Astronaut Corps e, tre anni dopo, affrontò la prima missione spaziale, Gemini 8, completando per la prima volta un aggancio fra due navi spaziali in orbita.

La sua seconda volta nello spazio lo fece entrare nella storia: alla guida della missione Apollo 11, di cui facevano parte anche gli astronauti Buzz Aldrin e Michael Collins, atterrò sulla Luna e fu protagonista di questo storico sbarco. Il successo della missione non era scontato, invece tutto andò per il meglio e gli astronauti divennero il simbolo dell’America vincitrice nella corsa alla Luna, battendo il colosso sovietico.

Lasciato il lavoro alla NASA, divenne professore di ingegneria all’Università di Cincinnati e qui scomparve nell’agosto del 2012. In suo onore, l’asteroide 1982 PC è stato chiamato 6469 Armstrong ed un cratere lunare porta il suo nome.

La spedizione di Armstrong è particolarmente affascinante: ha comportato molta preparazione e coraggio ed è davvero straordinaria. La conquista della Luna è forse la più importante impresa scientifica di tutti i tempi ed un grande risultato dell’ingegno dell’uomo.

RICCARDO RIZZO

 TERZA A 

IC SINOPOLI FERRINI ROMA 

2016-05-23T10:18:28+02:00