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Stop alle ripetizioni estive!

Aurora Romanzi I.C. Pallavicini-plesso Bachelet-Roma

 

L’ anno scolastico è agli sgoccioli e lo spauracchio delle “rimandature” si avvicina. In questi giorni, infatti, gli studenti si stanno giocando le ultime chance per evitare di sudare sui libri anche l’ estate, magari con il conforto di un prof. privato. E proprio sulle lezioni private, la Fondazione Einaudi ha concentrato la sua attenzione, stimando un giro di affari vicino al miliardo di euro, che però resta quasi completamente sconosciuto al fisco. Stando alla fotografia della fondazione, è un vero e proprio mercato sommerso. Una galassia del nero che si autoalimenta con poca trasparenza e in base al passaparola: il 70 % dei genitori spiega di aver reclutato il docente privato nello stesso istituto che il figlio frequenta. Il sondaggio è anonimo perché, in caso contrario, gli intervistati avrebbero rifiutato di sostenere il questionario e di indicare cifre e metodi di pagamento. Le cifre colpiscono per la loro entità. Nel 1995 l’allora ministro dell’istruzione Francesco D’onofrio, per evitare discriminazioni fra gli studenti ricchi e poveri, abolì gli esami di riparazione alle superiori, sostituendoli con i corsi di recupero. Nel 2007 erano stati stanziati 240 milioni di euro, poi il finanziamento si è via via assottigliato fino a rendere oggi quasi impossibile organizzare i corsi di recupero. Gli insegnanti per impartire lezioni private agli alunni della stessa scuola, dovrebbero chiedere un’autorizzazione al dirigente scolastico. Per le famiglie è una situazione complicata, alle superiori un’ora di lezione costa in media 27 euro, per una spesa mensile di circa 324 euro per materia , così alla fine le famiglie devono mettere a bilancio un bel gruzzoletto circa 1.620 euro per le lezioni private. I rimandati a giugno ammontano a circa un quarto dei due milioni di studenti che frequentano i primi quattro anni delle superiori. Le famiglie si rivolgono spesso al privato ad anno scolastico ancora in corso. Per Angela Nava, presidente dei genitori democratici sono latino, greco, matematica e fisica le materie che costano di più e questo intervento pesa moltissimo sui bilanci familiari. Spesso va a lezione solo chi se lo può permettere. I corsi di recupero sono inefficienti se ci fossero finanziamenti adeguati specialmente nelle zone a maggior dispersione scolastica il fenomeno si attenuerebbe parecchio.

Paola Mastrocola, insegnante e scrittrice, per una volta non parla di studenti e professori. Ma i numeri della fondazione Einaudi la riportano per un momento in aula. La scuola non fa quello che deve e le famiglie devono supplire spendendo soldi. Così alla fine solo i ricchi possono permettersi lezioni fuori , gli altri affondano. Certo anche le famiglie hanno una forte responsabilità: non educano. I genitori fanno gli amici e ritengono di non dover insistere perché i figli si mettano a studiare, preferiscono pagare. I professori sono pagati poco e si prendono la rivincita non facendo fattura. Dovrebbe essere il contrario: dovrebbero essere super pagati, ma costretti restare a scuola anche il pomeriggio per far lezione ai più bisognosi. I corsi di recupero nelle scuole ci sono ma sono insufficienti e poiché non bastano si va a lezione privata.

Io non sono contraria allo studio pomeridiano, mi pare il primo dovere degli studenti. Poi se i risultati sono così negativi, da costringere la metà degli studenti a prendere ripetizioni, significa che la scuola non è riuscita nel suo intento.

Aurora Romanzi 2 A

I.C. Pallavicini-plesso Bachelet-Roma

2016-05-30T10:20:05+02:00