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Orca tenta il suicidio durante l’esibizione: il video straziante

Il filmato ha sollevato enormi critiche contro il confinamento e il trattamento delle orche nei parchi acquatici

orca morganROMA – Animali in cattività. Un argomento sottovalutato anche dagli spettatori che pagano il biglietto per assistere alle loro esibizioni.
Ma questa volta i turisti che la scorsa settimana si trovavano al SeaWorld di Tenerife vedranno sotto una nuova luce gli spettacoli acquatici dei mammiferi marini nei parchi acquatici.
Durante un’esibizione al Loro Parque, un’orca assissina di nome Morgan si è spiaggiata volontariamente a bordo vasca, rischiando di morire.

Morgan è rimasta immobile per più di 10 minuti.
Alcuni visitatori si sono accorti che qualcosa non andava ed hanno subito allertato il personale, altri hanno iniziato a scattare selfie con l’orca, forse – e ce lo auguriamo – non consapevoli di quanto stava accadendo.

Poche settimane prima, l’orca aveva già dato segni di anomalie nel comportamento, quando iniziò a sbattere la testa contro una recinzione d’acciaio.

Il filmato ha sollevato enormi critiche contro il confinamento e il trattamento delle orche nei parchi acquatici.

In molti sostengono che Morgan si sia volontariamente spiaggiata tentando il suicidio, pur di sfuggire all’orrore delle vasche in cui le orche sonoi confinate.

Se un’orca è arenata per troppo tempo, il peso del corpo – normalmente supportato dalla galleggiabilità dell’acqua – può schiacciare muscoli e organi interni.

In natura escono dall’acqua dopo la caccia, ma non trascorrono lunghi periodi di tempo fuori dall’acqua.

Da anni gli attivisti si battono per rilasciare Morgan nell’Oceano.

Recentemente ha fatto il giro del mondo la storia di Harabe, il gorilla dello zoo di Cincinnati ucciso per salvare da un possibile pericolo un bimbo di 4 anni caduto nella sua recinzione, sollevando nuove polemiche sugli animali in cattività.

La storia di Morgan e, più in generale, il trattamento dei grandi mammiferi dei parchi acquatici, riporta alla menteil caso BlackFish, il documentario di denuncia del 2013 che per la prima volta condusse gli spettatori nel dietro le quinte degli spettacoli marini.
Al centro del docufilm la storia dell’orca Tilikum, che a Orlando nel 2010, durante uno spettacolo dal vivo davanti a centinaia di persone, annegò e uccise il suo addestratore.

Da allora l’opinione pubblica ha iniziato a cambiare direzione contro gli animali in cattività, al punto che SeaWorld, la più grande catena di parchi acquatici americana, non solo smetterà di catturare e allevare cuccioli di orche in cattività, ma cesserà gli spettacoli con i grandi mammiferi marini.

Il successo planetario del documentario ha aperto gli occhi a milioni di persone, e dopo anni di polemiche e pressioni, la decisione del Sea World rappresenta un’importante vittoria per le orche.

2017-05-18T16:55:03+02:00