ROMA – Belli e tenerissimi. Sono i cuccioli a quattro zampe che fanno la felicità di grandi e bambini. Belli e teneri tanto da finire, spesso, sulle pagine di Facebook in post divertenti e qualche volta strappalacrime. Ma cosa sappiamo di queste piccole palle di pelo, cosa siamo disposti a fare o a pagare pur di averli?
Stando all’inchiesta portata a termine dal Corpo forestale dello Stato, denominata Oro dell’Est, per avere un cucciolotto da coccolare gli italiani sono disposti a tutto anche ad infrangere la legge, più o meno consapevolmente. Con ‘Oro dell’est’, le forze dell’ordine, coordinate dal PM di Lodi Emma Vittorio, hanno sgominato, infatti, un traffico illegale di cuccioli dall’Ungheria. Risultato, due arresti ai domiciliari e ben 12 indagati. Per tutti le accuse vanno da maltrattamento a traffico illecito di animali. Due anni di lunghe indagini per sgominare la banda costituita anche da due medici veterinari e molti negozianti.
Tutti i cani, piccoli di pochi mesi, di razze diverse e spesso malati, finivano nel mercato dell’e-commerce o in punti vendita accondiscendenti. Essendo di razza pregiata il loro costo non era mai inferiore ai 700-800 euro. Il loro un viaggio da incubo, chiusi in scatole senza aria e spesso privi di cibo e acqua per l’intero tragitto. All’arrivo, i cuccioli sopravvissuti, venivano imbottiti di antibiotici, resi presentabili e venduti con certificato veterinario falso. Nella maggior parte dei casi falsificata anche l’età dei piccoli che dai quaranta giorni, età illegale per la vendita, diventava di tre mesi e più. Il traffico dei cuccioli – Barboncini, Spitz, Chihuahua, Maltesi e Bouledogue francesi – si è arrestato, anche grazie alla ‘collaborazione’ dei due veterinari, a San Giuliano Milanese. Ottantotto gli esemplari salvati, ma tanti altri sono deceduti, dal Corpo forestale dello Stato e, ora, al sicuro all’Adica, l’associazione per la difesa del cane che gestisce il canile comunale di Lodi.
